Fonte www.superabile.it - Come una vera e propria fattoria sociale, seminano, curano le piante da orto e da frutta seguendo il ciclo delle stagioni, danno da mangiare ai cavalli, alle galline, stanno con gli animali domestici. Inoltre fanno attività motorie e ludico-creative. Sono alcune delle attività che impegnano, nell'ampia area verde appartenuta al conte Cassina, 30 persone con disabilità grave e gravissima, di età compresa da 16 a 60 anni, accolte nel centro diurno ed in parte notturno dell'Avofid (Associazione Volontariato Famiglie Italiane Disabili). Dall'impegno delle persone con disabilità seguiti dagli operatori si producono oggi frutta, ortaggi, marmellate, olio, pesto, passati di verdura. tutto rigorosamente biologico.
 
Tutto questo verrà raccontato nei prossimi giorni ad un gruppo di inglesi e romeni nell'ambito del progetto "Competenze in crescita nelle aziende agricole per studenti con disabilità" che, iniziato nel 2018 si concluderà il 31/08/2020, per una durata complessiva di 2 anni. Avofid è entrata a far parte del partenariato tramite Erasmus Plus. Il programma regola le relazioni tra: Enso Group, un ufficio registrato a United Kingdom a Bristol e rappresentato dalla direttrice Katarzyna Sikora, l'associazione Avofid, Centro Diurno per ragazzi con diverse disabilità, e la scuola professionale "Simion Mehedinti" in Romania a Galati.
 
Gli obiettivi del partenariato sono orientati alla condivisione delle conoscenze di sensibilizzazione, promuovendo l'accesso degli studenti con disabilità ai corsi nelle fattorie, alla condivisione degli interventi di lavoro inclusivi e accessibili alle persone con disabilità ad esempio nell'orticoltura e nella ristorazione. A conclusione del progetto è previsto un evento finale in Inghilterra, per confrontarsi su quanto è stato appreso negli scambi internazionali.
 
Il primo incontro è previsto il prossimo 3 e 4 luglio presso l'AVoFID - Centro Diurno per ragazzi con diverse disabilità. Il secondo incontro, invece, è in programma per il 2 ottobre nella scuola professionale "Simion Mehedinti". Infine un evento di formazione e conclusione dei lavori si svolgerà, tra marzo e aprile del 2020 a Bristol.
 
"Mi piace molto fare giardinaggio, seguendo le piante dell'orto -
racconta Michele D'Alessandro che ha 32 anni -. Mi fa stare bene anche dare da mangiare ai cavalli e ogni tanto provare a stare in sella facendo una passeggiata guidata". Con un grande sorriso mi parla pure Giovanni seguito da molti anni dall'Avifid che in passato era molto aggressivo. "Innaffiare le piante che seminiamo è bello - dice pure Giovanni di 49 anni. Mi piace anche disegnare, ascoltare la musica e ballare con gli altri. Sono felice di venire in questo centro perché mi piace fare tutto insieme agli altri. In questo modo non mi sento solo". Con grandi occhi blu e un fisico sportivo mi parla pure Laura. "Nuotare in piscina mi rilassa moltissimo perché mi fa scaricare tutta la tensione - dice-. Quello che mi fa divertire di più però è ballare a ritmo delle musiche e le canzoni estive. Mi piace anche passeggiare per osservare i gatti. Ho fatto pure amicizia con Licia e anche se, a volte, ci litigo sono contenta di stare con lei".
 
"Oggi il modello solo dell'assistenzialismo non funziona più perché occorre percorrere nuove strade per garantire tutto il sistema dei servizi alla persone che le rendano attive pur con i loro limiti Avremo modo di presentare ai nostri partner europei tutto quello che abbiamo fatto in questi anni e i diversi risultati che abbiamo raggiunto sul piano delle autonomie delle nostre persone con disabilità - sottolinea Rossella Proietti presidente di Avofid -. I nostri assistiti sono divisi in gruppi anche in relazione alla patologia ed al tipo di competenze che hanno acquisito. Oltre ai gravi abbiamo anche i gravissimi, purtroppo a bassissimo funzionamento, di cui cerchiamo di contenere le forme di aggressività attraverso le passeggiate in mezzo la natura e quant'altro li possa aiutare. Accogliamo da sempre persone di diverse età perché spesso si compie l'errore di tenere conto solo dell'età solare della persona legata al suo sviluppo fisico e non di quello mentale. Le nostre persone hanno tutte diverse patologie psichiche che richiedono una compensazione farmacologica per il 50%. Non condividendo però l'idea di chi li voglia 'addormentati' e non in grado di dare nulla, li facciamo impegnare in vari laboratori. In questo modo anche le famiglie sono contente perché le nostre persone con disabilità tornano a casa soddisfatti e questo per noi è la garanzia che ci porta a cercare sempre di fare meglio il nostro servizio".
 
"Gli scambi faranno conoscere il nostro impegno e quello delle persone con disabilità e nello stesso tempo permetteranno di valorizzare anche le esperienze ed il lavoro degli altri - afferma Veronica Bulatsel figlia adottiva di Rossella Proietti-. Nella scuola romena sappiamo che avviano alle attività professionali di taglio e cucito alcune persone con disabilità psichiche e normodotate. La prospettiva che cerchiamo di favorire è quella di accrescere le competenze dei disabili anche nella possibilità di una inclusione lavorativa. Noi faremo vedere i diversi laboratori che impegnano i nostri disabili nelle attività della piccola fattoria sociale. Il gruppo di inglesi che saranno presenti nei nostri scambi hanno invece il ruolo di facilitatori del progetto. Speriamo che sia davvero una esperienza arricchente".
 
L’associazione Avofid onlus nata nel '98 accoglie, senza distinzioni di età (inserimenti da 16 a 60 anni) e genere, le persone con disabilità psichica, fisica, sensoriale e neurologica. Nei mesi di luglio e agosto è attiva anche una piscina. Sedici sono gli operatori che si dedicano a loro tra psicologi, tecnici della riabilitazione psichiatrica, operatori Osa, autisti e volontari in grado di fornire il supporto necessario per svolgere le diverse attività.