due bambini che si tengono per manoSoddisfazione è stata espressa dalle oltre 50 associazioni aderenti alla rete per il nuovo Piano Infanzia, che dovrebbe però includere le loro osservazioni

È stata finalmente presentata il 14 luglio scorso la bozza del nuovo Piano Nazionale d'azione per l'Infanzia e l'adolescenza (PNI), un documento fondamentale dato che contiene le linee strategiche e gli impegni concreti che il Governo intende perseguire per sviluppare un'adeguata politica per questa fascia della popolazione. Nonostante oggi le associazioni esprimano soddisfazione per questo documento, è importante ricordare alcuni passaggi che hanno portato a ciò.
Partiamo premettendo che l'ultimo PNI risale al 2002-2004, nonostante la legge 45/97 che istituisce e regolamenta la Commissione parlamentare per l'infanzia l' Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza ne preveda la stesura a cadenza biennale.
Numerose associazioni, tra cui molte del Gruppo CRC di cui anche Anffas è parte , hanno aderito alla rete "Batti il 5"! che nasceva con lo scopo di fare pressione sul Governo per la tempestiva adozione del Piano Infanzia, proponendo che venisse adottata la bozza formulata nell'ottobre 2009 dall'Osservatorio stesso. Le polemiche sollevate per la mancata adozione di un Piano per l'infanzia dal 2004 si sono acuite al momento in cui, alla Conferenza nazionale sull'infanzia e l'adolescenza di Napoli del novembre 2009, il Ministro Giovanardi ed il Sottosegretario Roccella, nella completa assenza di altri Ministri, annunciarono che ci sarebbe voluto ancora del tempo prima di procedere, non solo con la definizione del PNI ma anche per l'istituzione del Garante Nazionale per l'Infanzia (a tal proposito qualcuno di voi ricorderà l'aspro scontro tra UNICEF ed il Governo).
Ad una prima lettura del nuovo PNI, riformulato dal Governo (Giovanardi-Sacconi), le associazioni hanno reagito piuttosto duramente denunciando la mancata definizione, tra le altre cose, dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali dei minorenni, degli attuatori delle azioni previste dal Piano ed il monitoraggio delle stesse, dell'impegno a garantire la partecipazione dei ragazzi ed anche di un chiaro impegno economico . A rafforzare le critiche c'è anche la corsa contro il tempo" dovuta alla scadenza del mandato dell'Osservatorio il prossimo agosto, cosa che a detta delle associazioni, lasciava con le spalle al muro: I membri dell'Osservatorio – spiega Lino D'Andrea, Presidente dell'ARCI Ragazzi – si trovano nella condizione di dover scegliere tra avere un piano che non funziona e il non averlo per niente " ( Fonte: arci ragazzi ).
La notizia di queste ultime ore, però, è che molte delle osservazioni sottoposte dalle associazioni durante la presentazione della bozza Giovanardi-Sacconi il 14 luglio scorso, sembra siano state accolte. Rimaniamo ora in attesa di vedere, nero su bianco, quali saranno gli impegni concreti per l'infanzia e l'adolescenza per i prossimi 2 anni.
Nel frattempo Anffas si preoccuperà di analizzare la nuova bozza dal punto di vista della disabilità. Appuntamento a presto.
19 luglio 2010

Per approfondire
leggi la bozza del PNI redatta dall'Osservatorio nell'ottobre 2009
leggi la bozza del nuovo PNI presentato il 14 luglio 2010
leggi larticolo di Vita: Governo. Via libera al Piano Infanzia