fonte corriere.it - Nel giorno in cui Marco Simoncelli avrebbe compiuto 32 anni è stata inaugurata a Sant’Andrea in Besanigo, frazione di Coriano, il paese del «Sic», una casa destinata alle persone con disabilità. Il progetto è stato realizzato grazie a donazioni e agli incassi degli eventi dedicati a pilota dopo la sua morte, avvenuta il 28 ottobre del 2011 a Sepang (qui il reportage «Sic in sella alla vita»). A tagliare il nastro della struttura sono stati Kate Fretti, che è stata la fidanzata di Marco, il papà Paolo e la mamma Rossella: sarà gestita dalla comunità di Monte Tauro di Coriano, a cui il «Sic» era affezionato. «Si tratta - spiega la Fondazione Marco Simoncelli - di un sogno che diventa realtà. Un centro diurno nato dal progetto “Dopo di Noi”, destinato a famiglie con persone con gravi disabilità».

L'incidente

Il 23 ottobre del 2011 la corsa di Simoncelli si è fermata alla curva numero 11, al secondo dei 20 giri della gara, sul circuito di Sepang, in Malesia, nella penultima prova del Mondiale classe MotoGp. «L’ho visto passare, ero alla curva precedente e cinque secondi dopo era morto. Quando ho visto il casco rotolare ho sperato egoisticamente che fosse un altro», ha raccontato il padre. Dopo la caduta, anziché scivolare insieme alla moto verso l’esterno della curva, la gomma ha ritrovato aderenza sulla pista. “Sic” si è ritrovato sulla traiettoria di Colin Edwards e dell’amico, fratello maggiore, Valentino Rossi, che lo hanno travolto. Da quell’asfalto il «numero 58» non si è più rialzato. Aveva 24 anni.