Fonte www.corriere.it/buone-notizie/ - Parole chiave emancipazione, indipendenza, inclusione, partecipazione. «Il Dopo di Noi non va inteso solo come un posto letto in una struttura. Prima viene un progetto di vita, attualmente invece il 95% dell’alternativa alla casa dei parenti sono le strutture residenziali», dice Emilio Rota, presidente della Fondazione Dopo di Noi Anffas Onlus. 

Proprio ciò che la legge vorrebbe superare. Al centro c’è lui, il cittadino con disabilità. I servizi vengono creati in base alle sue necessità. È un mondo di bisogni, determinazione e impegno quello che si muove attorno ad Anffas, 60 anni compiuti a giugno, presidente Roberto Speziale. È stata l’occasione anche per tracciare il primo bilancio sullo stato di attuazione della legge. Gianfranco de Robertis, rappresentante legale di Anffas, segue l’evoluzione nelle varie Regioni con un monitoraggio bimestrale. Nell’Italia federalista, il quadro è come sempre variegato.

Questo è solo uno stralcio dell'interessante articolo di Margherita De Bac dedicato al Dopo di Noi in cui sono riportati i dati della recente indagine di Anffas presentata durante la sua ultima Assemblea Nazionale nel giugno scorso.

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