Tra gli emendamenti alla manovra ne spunta uno del carroccio piuttosto sconcertante: falsi invalidi e medici truffaldini si possono salvare, autodenunciandosi.
Comunicato Stampa FISH FAND 21 giugno 2010
Condono ai
"falsi invalidi": contrarietà delle Federazioni
Tra le migliaia di emendamenti alla Manovra ne svetta uno per
bizzarria. È quello della Lega a proposito dei falsi invalidi. L'idea del
Carroccio è di aprire l'opportunità di un condono : entro 180 giorni i
falsi invalidi e i medici che li hanno certificati possono autodenunciarsi
evitando così le eventuali sanzioni.
«In questo modo – spiega Massimo
Garavaglia, vicepresidente leghista della commissione Bilancio del Senato –
diamo la possibilità allo Stato di risparmiare soldi e tempo per tutti gli
accertamenti, mentre chi è nel torto potrà riparare senza pagare nulla. Sapendo
che comunque prima o poi li avremmo scoperti».
Si tratta di un'idea
tutt'altro che originale: già nel 1994 era stata accantonata malamente,
per evidente inapplicabilità, una analoga proposta avanzata allora da AN e
appoggiata da Forza Italia e dalla formazione di Clemente Mastella.
Anche la
"rinnovata" proposta sembra ignorare il settore dell'accertamento delle
minorazioni civili, i meccanismi di riconoscimento, lo stesso fenomeno degli
accertamenti facili. Inoltre fissa la sua attenzione solo sugli invalidi che
percepiscono provvidenze assistenziali e non su quelli che fruiscono di
agevolazioni indirette. Se è vero che almeno il 70% delle persone cui è stata
revocata la pensione in seguito agli ultimi controlli presenta ricorso, come si
più ritenere che i "falsi invalidi", motu proprio, si autodenuncino?
La
proposta interviene per un mero recupero di qualche migliaio di
provvidenze economiche, senza introdurre nessun elemento di riorganizzazione, di
efficienza, di "pulizia" in un àmbito che ne necessita ora più che mai. E su
questo concordano FAND e FISH, le due Federazioni che raggruppano le maggiori e
più significative associazioni italiane di persone con disabilità e dei loro
familiari.
« Siamo storicamente contrari a questo genere di "inciuci"
– protesta Giovanni Pagano, Presidente della Federazione tra le
Associazioni Nazionali della persone con Disabilità – e agli avventurismi
dalla destinazione incerta. Lo Stato si assuma la responsabilità dei controlli
come ha già iniziato a fare .»
« I "falsi invalidi" sono una piaga
innanzitutto per chi disabile lo è per davvero – prosegue Pietro
Barbieri, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento
dell'Handicap - Non ci devono più essere scusanti per dilazionare l'impegno a
favore delle persone con disabilità, l'adeguatezza degli stanziamenti, le
politiche di reale inclusione. » Un "no!" secco, quindi, a
qualsiasi condono. Un "no!" che non può che trovare il consenso nel buon
senso bipartisan.
La preoccupazione di FAND e FISH, in effetti, più che a
queste estemporanee proposte, deriva dall'incombere dei tagli ai trasferimento
alle Regioni. Uno studio della CGIA di Mestre della scorsa settimana evidenzia
un taglio di ben 878 milioni di euro per le voci relative all'
assistenza sociale. E quei tagli riguarderebbero anche gli invalidi, quelli
veri.
Il Presidente FAND
Giovanni Pagano
Il Presidente FISH
Pietro Vittorio
Barbieri
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Per approfondire
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la lettera aperta di Anffas alle istituzioni
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del 1 luglio