Fonte www.disabili.com - L'articolo 32 della Costituzione Italiana pone quindi la salute tra i diritti fondamentali, diritto erogato attraverso l'assistenza del Servizio Sanitario Nazionale, per tramite delle Regioni e delle Aziende sanitarie locali. Diritti, appunto, che però talvolta i cittadini non conoscono, e che per questo possono incontrare difficoltà difficoltà nell'accesso alle cure e alle prestazioni socio sanitarie, anche di tipo residenziale. E' il caso ad esempio di famiglie con persone anziane o non autosufficienti che, una volta dimesse dall'ospedale, non sanno come orientarsi per far sì che il diritto alle cure sia garantito al loro congiunto nelle forme previste dalla legge (ricordiamo che la cura può avvenire a casa, in ospedale, in strutture di riabilitazione e lungodegenza o in residenze sanitarie non ospedaliere o sociosanitarie come le RSA anziani).

Per fare luce su ciò che spetta di diritto ai cittadini, è stata aggiornata la Guida ai diritti e alle prestazioni sanitarie e sociosanitarie redatta da un gruppo di associazioni di volontariato della regione Marche.

L'opuscolo contiene le normative nazionali e regionali che regolamentano l'organizzazione e la modalità di erogazione degli interventi, che possono aiutare a orientarsi. La guida illustra poi le differenze tra ricovero ospedaliero in riabilitazione e lungodegenza (quelle, per intenderci, per la fase post acuta della malattia) – le quali possono essere pubbliche o private – e strutture residenziali extraospedialiere sanitarie e sociosanitarie, sanitarie assistenziali e residenze protette.

Su queste si specifica la regolamentazione per quanto riguarda il pagamento della retta.

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2 settembre 2014