Il 20 novembre 1989 veniva adottata la Convenzione Internazionale sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza.
Oggi, come ogni anno, l'Italia celebra questa ricorrenza con una serie di iniziative su tutto il territorio nazionale, per ricordare l'impegno degli stati firmatari alla protezione ed alla promozione dei diritti di questa fascia della popolazione, il nostro futuro.
È di ieri, infatti, la notizia che il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla proposta di legge del Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, istitutivo del Garante Nazionale per l'Infanzia. Istituzione già posta in essere in numerosi paesi europei e sollecitata anche dallo stesso trattato internazionale che, lo ricordiamo, l'Italia ha sottoscritto nel 1991.

La proposta di legge, che tiene conto del parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni e delle raccomandazioni dell'Osservatorio Nazionale, si può riassumere così:
• Il campo di attività del Garante si colloca principalmente nella promozione dei diritti del fanciullo in generale;
• Il Garante dovrà vigilare sull'applicazione delle convenzioni internazionali (quindi anche della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, per la parte di sua competenza) e delle leggi in materia; ricevere le richieste e le segnalazioni relative; indagare sulla violazione dei diritti dei minori; formulare proposte circa l'azione dei pubblici poteri a favore dei diritti del fanciullo, nonché riferire annualmente al Parlamento sulla propria attività;
• Tra le funzioni che dovrà avere, la segnalazione agli organi legislativi e di governo dell'adozione di opportuni interventi e la fattiva ed idonea collaborazione con i Garanti Regionali , ove costituiti (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Campania Lazio e Molise).
Di particolare interesse, e punto sul quale noi associazioni vigileremo attentamente, c'è l' art 3 comma d) in cui si prevede che il Garante assicuri forme idonee di consultazione e collaborazione con tutti i soggetti interessati alla tutela dell'infanzia e dell'adolescenza, compresi i minori e le associazioni familiari.

Ma qual è la situazione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia in cui si andrà ad inserire la figura del Garante Nazionale?
Nel nostro Paese, ad oggi, le istituzioni preposte alla protezione e promozione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza sono la Commissione parlamentare e l'Osservatorio nazionale per l'infanzia. Mentre la prima valuta e legifera in modo da assicurare la rispondenza delle azioni intraprese con la CRC e la normativa Europea, la seconda ha una serie di compiti tra cui:
• l'elaborazione di un Piano Nazionale per l'Infanzia;
• la predisposizione di una relazione puntuale sulla condizione dell'infanzia nel nostro paese e l'attuazione dei relativi diritti;
• la redazione dello schema del rapporto che il nostro paese è tenuta a presentare al Comitato ONU ogni cinque anni sullo stato dell'arte dell'implementazione della convenzione.
Ci soffermiamo sul primo punto per sottolineare che l'ultimo Piano Nazionale è stato elaborato per il biennio 2002-2004. Parallelamente, la distribuzione delle risorse (principio di cui sopra) erogate dallo Stato alle Regioni o destinate ad attività specifiche in delega ad alcuni ministeri, continua a subire il colpo inferto da una mancata pianificazione stabile in tale ambito. Infatti, istituito nel 1997, con la Legge 328/2000 il Fondo Nazionale per l'Infanzia confluisce ora nel Fondo Nazionale per le Politiche Sociali gestito da quello che ora si chiama Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per una quota pari al 70% del totale, mentre il restante 30%, inserito nella Legge Finanziaria a differenza della precedente quota, viene distribuito tra le cosiddette "città riservatarie" (quelle, cioè, più grandi). Se queste ultime hanno mantenuto i fondi dedicati espressamente all'infanzia, il restante confluisce in un fondo, quello per le Politiche Sociali di cui sopra, che è indistinto; non si può vincolare cioè un capitolo di spesa ad un ambito particolare quindi difficile da monitorare.
Una nota conclusiva positiva: durante le celebrazioni indette dalla Commissione parlamentare, dedicate quest'anno ai minori stranieri, la Presidente Alessandra Mussolini, conferma l'intenzione del Governo di riattivare il Piano Nazionale di Azione per l'infanzia e l'adolescenza nel quale verranno previste, inoltre, azioni per il rafforzamento del patto intergenerazionale, il contrasto alla povertà (il 72% dei minori poveri si trova nel mezzogiorno), il sostegno alle famiglie nei compiti di cura ed educazione, promozione di corretti stili di vita, sostegno alla nascita, contrasto alle forme di sfruttamento.

In questo quadro, ci auguriamo che la ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità avvenga piuttosto speditamente, anche per far si che divenga strumento a disposizione anche del futuro Garante Nazionale per l'infanzia e l'adolescenza.

Per approfondire

leggi la relazione illustrativa del disegno di legge sul Garante Nazionale

leggi l'articolo dedicato al 4° rapporto sull'applicazione della Convezione CRC in Italia

Per saperne di più sull'età evolutiva

leggi gli approfondimenti sulla sezione dedicata del nostro sito