Fonte www.cittadinanzattiva.it - Lesioni strutturali in una scuola su sette, distacchi di intonaco in una su cinque e, nel corso dell'ultimo anno scolastico, ben 29 casi di tragedie sfiorate a causa di crolli di diversa entità nelle scuole. Migliorano i dati sul possesso delle certificazioni, peggiora invece lo stato di manutenzione delle scuole che nel 39% dei casi è del tutto inadeguato, così come la qualità di vita all'interno degli ambienti scolastici, interessati più che in passato, forse anche per via dell'ultima annata particolarmente piovosa, da muffe, infiltrazioni e segni di umidità che colpiscono un'aula su cinque. E un terzo delle scuole ha subito atti di vandalismo. Gran parte delle scuole sembrerebbe priva di barriere architettoniche, ma in realtà l'accessibilità si ferma spesso al solo ingresso, oltre troviamo aule in un caso su quattro inaccessibili a studenti sedia a rotelle e prive di arredi e attrezzature didattiche destinati a loro.

Sempre nell'ultimo anno, dalle famiglie sono arrivati circa 390 milioni di euro, sotto forma di contributo volontario o donazione di materiali e beni, senza i quali la nostra scuola non potrebbe tirare avanti.

È questa la condizione delle scuole italiane, fotografate dall'XI Rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici, presentato a Roma e realizzato da Cittadinanzattiva, in collaborazione con la Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM). L'Indagine ha interessato 165 scuole di 18 regioni, tutte ad eccezione di Valle D'Aosta e Liguria, ed è stata condotta da 155 cittadini monitori attraverso 446 indicatori.

"Pur apprezzando il grande sforzo compiuto dall'attuale Governo con lo stanziamento di fondi (150 milioni subito, 300 nel prossimo triennio), è poca cosa rispetto al reale fabbisogno. Basti pensare che il costo di un edificio scolastico di media dimensioni, antisismico, energetico, a norma costa 5 milioni di euro", afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della scuola di Cittadinanzattiva. "E poi basta con l'Anagrafe scolastica eterna incompiuta e fantasma, che invece è indispensabile alle istituzioni per una programmazione seria e attendibile sulle scuole da sistemare e su quali priorità investire i fondi del Decreto del Fare, ed è indispensabile alle famiglie per sapere in quali scuole si recano ogni giorno i nostri figli. Per questo siamo ricorsi alla procedura di accesso civico agli atti nei confronti del Ministero dell'Istruzione che, entro 30 giorni, come previsto dal decreto 33/2013 sulla trasparenza dovrà risponderci in merito alla Anagrafe. A tutela soprattutto dei più piccoli e degli studenti con disabilità, penalizzati più degli altri dalle pessime condizioni degli edifici scolastici".

Per leggere il comunicato integrale e scaricare il rapporto consulta il sito www.cittadinanzattiva.it

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19 settembre 2013