Fonte www.nonprofitonline.it - Domenica 27 maggio si è conclusa a Bologna la Conferenza Annuale di CSVnet – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato - dal titolo "La frontiera dei territori", realizzata grazie alla collaborazione del Coordinamento regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato e di VOLABO, il CSV della provincia di Bologna.

Durante la giornata di sabato si è svolta la presentazione del Catalogo di CSVnet, una raccolta dei saperi, delle conoscenze e delle migliori buone prassi dei CSV che ha l'obiettivo di costruire un patrimonio di esperienze da condividere tra la rete, al fine di realizzare percorsi di crescita e di scambio.

Un lavoro che si propone di portare all'attenzione degli stakeholder di CSVnet, dati e conoscenze in grado di sostenere l'innovazione e il progresso del volontariato stesso, riconoscendo l'azione dei CSV a sostegno di tali percorsi. Sono 280 i progetti, le iniziative e buone prassi di cui si compone il Catalogo, divise per ambiti di intervento quali: la formazione, la promozione del volontariato, l'analisi e la ricerca. Più di 60 fra questi progetti sono stati realizzati con fonti alternative di finanziamento.

"Questo risultato conferma l'impegno che il sistema dei CSV si è dato per affrontare l'attuale situazione di crisi e il drastico ridimensionamento delle risorse a disposizione; un'azione di ripensamento e rimodulazione con la volontà di intensificare la cooperazione e la sinergia non solo tra i CSV" ha evidenziato Stefano Tabò, presidente di CSVnet. Una proposta di stimoli apprezzata anche dal presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti, che nel salutare l'assemblea ha ribadito l'importanza del sistema composto da Volontariato, Fondazioni e CSV come insostituibile presidio, nell'insieme del terzo settore, per rispondere ai bisogni sociali rispetto ad un welfare pubblico che rischia l'estinzione.

"Lo sblocco dei fondi a disposizione dei CSV per la progettazione sociale consentirà di proseguire il nostro lavoro. Ma questo non basta: è necessario pensare ad una ridefinizione del nostro sistema al fine di mantenere un adeguato livello di erogazioni sul territorio – ha dichiarato il presidente dell'ACRI – ed individuare nuovi modelli di sviluppo per dare alle risorse messe a disposizione delle Fondazioni un valore sempre più strategico".

Ma cos'è il "Catalogo 2012. Le buone prassi dei CSV per la promozione del volontariato e del bene comune"? E' il primo esito di un percorso avviato nel gennaio 2012 da CSVnet e dalla rete dei Centri di Servizio per il Volontariato. E' il progetto che mira a raccogliere e raccontare le esperienze, le iniziative, l'impegno dei CSV sui propri territori a favore della comunità e del volontariato italiano. L'obiettivo principale è infatti quello di dare visibilità alle azioni che possono sostenere l'innovazione e la crescita del volontariato, nate dal patrimonio di saperi e dai percorsi di scambio tra i CSV. Il progetto intende poi stimolare proficue collaborazioni tra questi e tra i CSV e gli altri soggetti operanti a livello locale, ma anche intensificare l'adozione e la diffusione delle soluzioni rivelatesi valide. Il Catalogo è una raccolta di 280 schede che descrivono il lavoro sviluppato dai CSV, suddivise in 11 aree di attività:

- Promozione

- Scuola e volontariato

- Accompagnamento e consulenze

- Servizi logistici

- Formazione

- Ricerca e documentazione

- Informazione e comunicazione

- Reti ed animazione territoriale

- Progettazione sociale

- Servizi interni

- Altre categorie.

Il lavoro ha visto la partecipazione dell'intera rete; le esperienze e le buone prassi sono state infatti segnalate dagli stessi Centri di Servizio per il Volontariato, a partire dal mese di gennaio e fino al giugno 2012, attraverso una piattaforma web appositamente creata, in cui i CSV hanno fornito una serie di dati e informazioni atti a illustrare le singole iniziative. Successivamente, le segnalazioni sono state analizzate, armonizzate e raccolte nel lavoro che qui presentiamo da un gruppo di 10 figure tecniche (indicate anch'esse dai CSV), che hanno operato in stretta connessione con la governance di CSVnet. I risultati ottenuti, dal punto di vista della partecipazione e dell'attenzione dimostrata nelle diverse fasi di realizzazione del lavoro, testimoniano la volontà dei Centri di Servizio per il Volontariato di raccontare e raccontarsi, mostrando e illustrando alle associazioni, agli altri CSV, ai propri stakeholder e al Paese, le capacità e le innovazioni del volontariato italiano. La pubblicazione offre infatti una fotografia che comprende tutte le aree di azione dei CSV, tocca la molteplicità delle tematiche di cui si occupa il volontariato e mostra cosa si fa, ma anche come lo si fa. Il reale valore del Catalogo sta però proprio nel suo essere "incompleto". L'obiettivo è infatti quello di avviare un processo di aggiornamento costante nel tempo, aperto ai cambiamenti e alle innovazioni, una caratteristica, questa, che più contraddistingue il mondo del volontariato.

Per maggiori informazioni

www.csvnet.it/il-catalogo-dei-csv

www.volabo.it

30 maggio 2013