Il riparto dei finanziamenti per l'inclusione degli alunni con disabilità
Fonte www.superando.it - Con la Circolare n. 83 del 4 ottobre scorso, il Ministero dell'Istruzione ha reso pubblico il riparto fra gli Uffici Scolastici Regionali dei finanziamenti per l'inclusione degli alunni con disabilità, previsti per l'anno scolastico 2011-2012 (quello passato, dunque), in seguito alla Direttiva del Ministro n. 102 del 2011.
Citando testualmente quanto riportato negli Allegati della
Circolare, questi di seguito sono i riferimenti alle quote globali ripartite:
« […] il predetto finanziamento è stato così suddiviso:
a) €
2.600.000,00 per interventi a favore degli alunni con disabilità e formazione
del personale docente (All. A) per il potenziamento e la qualificazione
del1'offerta formativa di integrazione scolastica – tale importo è comprensivo
delle somme destinate ad iniziative di carattere nazionale;
b) € 535.000,00
per i Centri Territoriali di Supporto (All. B).
Inoltre, a favore degli
UU.SS.RR. [Uffici Scolastici Regionali, N.d.R.] viene ulteriormente stanziata la
somma complessiva di € 1.400.000,00 – sulla base delle richieste delle SS.LL, e
delle relative convenzioni all'uopo stipulate – per la realizzazione di percorsi
formativi di alta qualificazione in ambito universitario al fine di radicare nel
territorio le iniziative avviate in materia di Disturbi specifici di
Apprendimento, tenuto conto che il finanziamento collegato alla legge 170/2010
non è riuscito a far fronte alle richieste di aggiornamento avanzate dai docenti
curricolari per l'acquisizione delle necessarie conoscenze delle misure previste
dalla legge. Al riguardo, sarà inviata apposita comunicazione concernente il
finanziamento delle attività in parola.
Verranno inoltre avviate iniziative
a carattere nazionale, finanziate con la somma di € 1.445.000,00, per la
realizzazione di percorsi formativi di alta qualificazione in ambito
universitario su tematiche relative alle disabilità rivolti a docenti e
dirigenti scolastici sulla base della richiamata convenzione, datata 5.07.201 1,
tra MIUR e CNPSF [Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e Conferenza
Nazionale Permanente dei Presidi di Scienze della Formazione, N.d.R.].
Pur nella piena autonomia delle scelte e delle valutazioni che
saranno assunte da codesti Uffici nell'utilizzo dei predetti fondi, si ritiene
opportuno, sulla base della necessità di rendere effettiva la dimensione
inclusiva della scuola, fornire alcuni suggerimenti circa la destinazione delle
risorse finanziarie di cui al punto a):
- progetti per l'innovazione delle
metodologie didattiche ed organizzative che, anche grazie all'uso delle nuove
tecnologie, realizzino attività interne alla classe per lo sviluppo delle
competenze e delle abilità sociali degli alunni con disabilità;
- situazioni
di particolare complessità che comportino la prosecuzione di progetti in rete
fra scuole o fra scuole, enti locali ed associazioni, anche con il
coinvolgimento dei Centri territoriali di supporto per la disabilità;
-
progetti che implementino procedure, buone pratiche per il progetto di vita
dell'alunno con disabilità, con particolare riguardo all'istituto
dell'alternanza scuola-lavoro;
- potenziamento delle relazioni
scuola-famiglia;
- sviluppo di reti di scuole collegate a Scuole Polo o CTS
[Centri Territoriali di Supporto, N.d.R.] mediante la creazione di siti web, di
forum della rete, nonché mediante la costituzione di gruppi di lavoro in rete,
impegnati anche in attività di monitoraggio e di individuazione dei bisogni
delle scuole.
Per quanto attiene alle iniziative di formazione del
personale docente si sottopongono alla cortese attenzione delle SS.LL., nel
rispetto della normativa vigente, i seguenti suggerimenti:
- potenziamento
dell'attività di formazione tesa a diffondere fra i docenti curricolari la
cultura dell'integrazione, con particolare riguardo alla relazione educativa che
si instaura con gli alunni con disabilità;
- acquisizione o potenziamento di
metodologie didattiche mirate, per migliorare le opportunità di formazione degli
alunni con disabilità, anche mediante le nuove tecnologie;
- attività di
formazione per la diffusione della conoscenza del modello ICF dell'OMS [la
Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della
Salute, definita nel 2001 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, N.d.R.] con
particolare riguardo alla sua applicazione nella scuola.
Relativamente
alle risorse di cui al punto b), tenuto conto del ruolo strategico che i CTS
[Centri Territoriali di Supporto, N.d.R.] possono avere per lo sviluppo di
concrete pratiche di scuola inclusiva, si ritiene opportuno sottoporre alla
cortese attenzione delle SS.LL. i seguenti suggerimenti:
- progetti di
coordinamento tra CTS su base regionale ed interregionale;
- attività di
aggiornamento per gli operatori effettivamente operanti all'interno dei C.T.S,
anche in relazione a quanto disposto dal decreto attuativo n. 5669 del
12/7/2010, art. 8, in applicazione della L. 170/10 in materia di Disturbi
Specifici di Apprendimento;
- acquisto di software e hardware per
l'ampliamento delle dotazioni tecnologiche ed informatiche dei Centri
Territoriali di Supporto al fine di potenziare le opportunità di apprendimento e
di integrazione scolastica degli alunni con disabilità [grassetti nostri in
tutta la citazione, N.d.R.]»
Osservazioni
Se si confrontano questi
dati con quelli degli ultimi anni, si nota una crescente riduzione della somma
globale da ripartire, oltre che il ritardo di un anno nell'utilizzazione dei
fondi rispetto all'anno di previsione.
Qualche perplessità, poi, suscita
l'assegnazione di fondi per i corsi di aggiornamento sui distrubi specifici di
apprendimento (DSA), dal momento che la stessa Circolare chiarisce che questi
fondi, relativi agli interventi per gli alunni con disabilità, sono stati
assegnati alla formazione sui DSA stante l'insufficienza dei fondi relativi alla
specifica Legge 170/10.
Rispetto quindi ai fondi per la formazione dei
docenti, in genere non possiamo fare altro che ribadire quanto ripetiamo da
anni, e cioè che tali fondi rischiano di fallire l'obiettivo importante
previsto, poiché i corsi continuano a rimanere volontari e, di fatto, sono
frequentati da una media di circa il 4% dei docenti curricolari delle scuole che
li organizzano. Occorrerebbe invece una contrattazione sindacale che rendesse
obbligatori i corsi di aggiornamento in servizio per tutti i docenti curricolari
che hanno in classe alunni con disabilità, in modo che essi se ne potessero
prendere correttamente cura didattica, senza delegare tutto ai soli docenti per
il sostegno.
Ciò comporta, naturalmente, anche la conseguenza che quando le
ore di sostegno sono poche, scattano sempre più frequenti i ricorsi ai Tribunali
Amministrativi Regionali (TAR), anche collettivi, per avere il massimo delle ore
di sostegno.
A questo punto si suggerisce alle Associazioni e alle
Famiglie che stimolino i Gruppi di Lavoro Handicap d'Istituto (GLH) a fornire
proposte alle rispettive scuole circa i contenuti dei corsi da richiedere,
tenuto conto delle esigenze di ciascuna scuola e anche di sollecitare i GLIP
(Gruppi di Lavoro Interistituzionali Provinciali, previsti dall'articolo 15
della Legge 104/92) e i GLIR (Gruppi di Lavoro Interistituzionali Regionali,
proposti nella seconda parte delle Linee Guida Ministeriali del 4 agosto 2009),
a richiedere al Ministero e ai rispettivi Uffici Scolastici Regionali i
risultati del monitoraggio che il Ministero stesso dovrà effettuare sugli esiti
degli interventi previsti dalla Circolare che stiamo esaminando (83/12).
Ciò
anche perché il monitoraggio ministeriale è fondamentalmente di natura legale e
contabile, mentre le associazioni possono dal canto loro effettuare dei
confronti con le realtà concrete e con i bisogni effettivi delle singole scuole.
17 dicembre 2012