L'On. Schirru propone modifiche alla L. 118/1971 ed al DPR 1124/1965
Fonte www.disablog.it – L'on. Amalia Schirru ha presentato due proposte di legge.
"La prima prevede" spiega l'on. Schirru "la
Modifica all'articolo 13 della legge 30 marzo 1971, n. 118 , che riguarda la
corresponsione dell' assegno mensile in favore degli invalidi civili . Un
assegno incompatibile con il reddito di attività lavorativa e di importo esiguo
( 260€ ), che di fatto solo in minima parte allevia la sofferenza
quotidiana di persone affette da menomazioni rilevanti e da molteplici
problematicità.
La norma prevede che, affinché venga corrisposto, non si
debba superare il limite di reddito personale di 4.400 € , limite cosi basso
che comporta difficoltà talora insormontabili a soggetti già posti in condizioni
di estremo disagio.
Ho proposto pertanto che venga reso compatibile con
l'esercizio di una attività lavorativa, anche di natura flessibile, che in
molti casi può assumere importanti finalità terapeutiche e contribuire in
maniera determinante allo svolgimento di una vita dignitosa."
La seconda proposta di legge interviene apportando delle Modifiche
agli articoli 4 e 85 del DPR n. 1124/1965, che riguardano la
determinazione dei soggetti assicurati e dei beneficiari delle rendite
erogate ai superstiti .
Secondo l'onorevole "Alcune norme contenute nel
DPR appaiono antiquate, inefficaci e a volte ingiuste, poiché non tengono conto
della complessità della società attuale, fortemente evolutasi nel corso dei
decenni.
L'istituzione familiare infatti non è più esclusivamente quella del
matrimonio, ma sempre più contrassegnata da una diversità di situazioni non più
riconducibili esclusivamente a tale istituto. La proposta di legge si pone
l'obiettivo di apportare minime ma significative modifiche, intervenendo sulle
categorie di persone comprese nell'Assicurazione .
In particolare,
per la categoria della ‘scuola' , gli insegnanti e gli alunni delle
scuole o istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado, anche privati, che
attendono ad esperienze tecnico-scientifiche od esercitazioni pratiche, o che
svolgano esercitazioni di lavoro, si chiede di estendere la copertura
assicurativa , eliminando i limiti posti dall'art.5) e consentire così di
usufruirne non solo nei casi suddetti, ma nella complessità delle situazioni che
possono verificarsi durante l'attività scolastica.
In questo modo si
contribuirebbe a restituire un margine di serenità ad un ambiente che negli
ultimi anni, anziché essere supportato come meriterebbe, è stato posto in
difficili condizioni operative.
La seconda correzione, sull'articolo 85,
interviene sul risarcimento dovuto ai superstiti di persone decedute a seguito
di infortunio sul lavoro. L'obiettivo è quello di modernizzare la norma e
renderla più "civile" e al passo coi tempi, equiparando il convivente more
uxorio al coniuge superstite , consentendogli di usufruire degli stessi
diritti spettanti a quest'ultimo .
Inoltre, si prevede di consentire
ai genitori delle vittime che non abbiano coniugi, conviventi o figli, di
usufruire della rendita loro spettante anche se non a carico del defunto.
Due atti doverosi nei confronti di cittadini che troppo spesso subiscono, come negli ultimi tempi, attacchi dolorosi ai loro diritti acquisiti, con una relativa mancanza di tutela e di doveroso supporto."
23 ottobre 2012