Fonte Ledha - Mercoledì 29 maggio Regione Lombardia ha annunciato uno stanziamento di ulteriori due milioni di euro per prorogare al 1° agosto l’avvio della rimodulazione del contributo mensile riconosciuto nell’ambito della cosiddetta Misura B1 alle persone con disabilità gravissima che vengono assistiti dal caregiver familiare. Inoltre, Regione Lombardia ha annunciato che con l’assestamento di bilancio di luglio stanzierà altri 8,5 milioni di euro per evitare che si creino liste d’attesa per i nuovi accessi alla Misura B1.

L’annuncio è stato dato da Regione Lombardia al temine di un incontro tra il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana e i presidenti di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità e FAND Lombardia (Alessandro Manfredi e Angelo Achilli), la portavoce del Forum del Terzo Settore (Valeria Negrini), Anffas Lombardia (Emilio Rota e Salvatore Semeraro) e Anmic (Emilio Agosti).

“Siamo soddisfatti per questo risultato, in particolare per aver scongiurato la formazione delle liste d’attesa per la Misura B1, che avrebbe avuto un esito tragico per molte famiglie. Un risultato che è il frutto del lavoro svolto ai tavoli istituzionali e delle iniziative promosse da tutto il mondo associativo, culminate con la manifestazione del 16 aprile”, commentano Alessandro Manfredi, presidente di LEDHA, e Angelo Achilli, presidente di FAND Lombardia.

Durante l’incontro tra gli esponenti della Regione e i rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità è stata inoltre concordata la convocazione di un “Tavolo Fna” che servirà a rendere strutturale quanto concordato. “Regione Lombardia ha assunto l’impegno di aprire un confronto in vista del 2025, con l’obiettivo di individuare soluzioni di lunga durata che evitino di ritrovarci il prossimo anno a dover affrontare le stesse criticità del 2024”, commenta Alessandro Manfredi.

“Come FAND Lombardia abbiamo ribadito di non essere contrari all’implementazione di servizi diretti di assistenza alle persone con grave disabilità che, al contrario, devono essere rinforzati -sottolinea Angelo Achilli-. Tuttavia, pensiamo sia importante garantire alle persone con disabilità la possibilità di scegliere se affidarsi a un caregiver familiare, garantendo così la libertà di scelta sancita dalla Convenzione Onu”.