Fonte comunicato stampa Anffas Cesena - Anffas Cesena esprime il proprio sgomento per l'arresto di un insegnante di sostegno, in una scuola del cesenaticense, con l'accusa di maltrattamenti ad un bambino con disabilità, appresa proprio nella Giornata Nazionale dedicata alle disabilità intellettive e del neurosviluppo, festeggiata da Anffas tutta.

"Ad oltre 30 anni dall'entrata in vigore della l.n. 104/92 che ha sancito il diritto all'inclusione scolastica, ribadito anche dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, apprendere che la persona designata al ruolo di maggior sostegno ad un bambino possa esser stata autrice di tal angheria - affermano Francesca Montalti, Presidente di Anffas Cesena, e Barbara Bentivogli, Presidente di Anffas Emilia Romagna - ci spinge a dover riflettere sia sull'esigenza che le normative di settore debbano stabilire maggiore specializzazione alla classe docente destinata ad assumere un ruolo così centrale per l'inclusione di un bambino con disabilità all'interno del contesto classe, sia sulla circostanza che solo grazie alla società civile nel suo insieme, al di là della propria condizione personale o di un familiare, si possano concretamente realizzare e raggiungere i diritti imprescindibili di dignità umana di tutte le persone con disabilità".

Anffas Cesena, anche quale sportello locale dell'Agenzia Nazionale Antidiscriminazione, e tutta Anffas Emilia Romagna è a disposizione della famiglia, dichiarando che, all'esito delle indagini della magistratura, ed ove fossero confermati i fatti addebitati, si riservano di valutare la costituzione di parte civile, quale associazione di rappresentanza delle persone con disabilità, legittimata ad agire.