Fonte www.osservatorioinca.it - Disponibile ora anche in lingua italiana, il Libro bianco sulle pensioni che "delinea un programma per garantire pensioni adeguate e sostenibili a lungo termine, cercando di ampliare la partecipazione di uomini e donne all'attività professionale per tutto l'arco della vita e di rendere sicuro il risparmio destinato alle pensioni complementari".

"Sostenibilità e adeguatezza dei regimi pensionistici dipendono - secondo il Libro Bianco - dalla misura in cui in esse si integrano contributi, imposte e risparmio effettuati dalle persone occupate. Modalità di finanziamento, condizioni di ammissibilità e condizioni del mercato del lavoro devono essere calibrate in modo da ottenere un equilibrio tra contributi e diritti acquisiti e tra numero di dipendenti in attività che versano contributi e numero di pensionati beneficiari".

Ecco le principali indicazioni contenute nel Libro bianco:

- Aumentare la partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei lavoratori più anziani (questo obiettivo è anche uno dei fulcri dell'Anno europeo dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni 2012);

- Allineare l'età pensionabile all'aumento della speranza di vita;

- Limitare l'accesso ai regimi di prepensionamento e altri percorsi di uscita anticipata;

- Equiparare l'età pensionabile delle donne a quella degli uomini;

- Sostenere lo sviluppo del risparmio a fini di pensioni complementari;

- Varare leggi a tutela dei diritti pensionistici dei lavoratori mobili per rendere le pensioni integrative compatibili con la mobilità, e promuovendo l'istituzione di servizi di ricostruzione delle pensioni in tutta l'UE.

La Confederazione europea dei Sindacati (CES) si è detta fortemente rammaricata per le proposte presentate dalla Commissione. Il Libro bianco non dice nulla, infatti, su come rafforzare i sistemi pensionistici pubblici , più propensi a garantire redditi ai pensionati essendo basati sulla solidarietà tra le generazioni. Per la CES, questo rafforzamento deve avvenire dando priorità agli investimenti per la crescita e allo sviluppo di un'occupazione di qualità.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche la posizione della Ferpa, la Federazione europea dei sindacati dei pensionati e delle persone anziane: il primo pilastro deve essere affidato alla previdenza pubblica a garanzia degli pensionati in un momento storico, come quello attuale, in cui si assiste ad una costante condizione di emergenza finanziaria, rendendo sempre più incerta la condizione delle categorie deboli, fra cui gli anziani, assoggettati a drammatiche economie di carattere previdenziale.

Un altro aspetto sollevato dalla Ferpa riguarda l'interpretazione dell'invecchiamento attivo, a cui peraltro è dedicato l'Anno europeo 2012, come elemento di arricchimento e di vitalità sociale degli anziani nel generale contesto della vita degli stati membri dell'Unione, ed in cui l'allungamento della carriera lavorativa deve essere considerata una libera scelta e non un obbligo.

Per approfondire

Leggi il comunicato stampa della Commissione Europea cliccando qui

6 marzo 2012