Fonte comunicato stampa Forum Terzo Settore (cui Anffas aderisce) - Aldo Bonomi (sociologo, fondatore del Consorzio AASTER), Carlo Borgomeo (già presidente della Fondazione CON IL SUD), Giorgio Vittadini (presidente Fondazione per la Sussidiarietà) e Vanessa Pallucchi (portavoce del Forum Terzo Settore) saranno i protagonisti del dibattito sul ruolo del Terzo settore nella nostra società che si svolgerà mercoledì 29 novembre, a partire dalle 10 presso l’Eurostars Roma Aeterna (Piazza del Pigneto 9a, Roma). A moderare Elisabetta Soglio (Corriere della Sera). 

L’appuntamento, in occasione dell’Assemblea dei soci del Forum Terzo Settore, nasce dalla volontà di dare il via a un percorso di riflessione e di analisi del ruolo sociale, economico e politico del Terzo settore, alla luce delle trasformazioni socio-economiche in atto e dei cambiamenti normativi più recenti. 

Il Terzo settore e`, dai piu`, riconosciuto principalmente come quell’universo operoso e silenzioso che, mosso da solidarieta`, si attiva spontaneamente a sostegno di chi ha piu` bisogno, sopperendo sempre piu` spesso alla carenza dei servizi e alle lacune dello Stato. Visto dall’esterno (e spesso anche dall’interno), il Terzo settore e` dunque soprattutto quello che “fa”, ovvero che opera, e che lascia – quasi per necessita` – in secondo piano l’esigenza di sviluppare consapevolezza di cio` che effettivamente rappresenta nella societa` e di cosa potra` rappresentare in futuro.

Ma nel dna degli ETS c’e` il codice del cambiamento: il loro “fare”, operando al fianco delle persone sui territori, e` veicolo di trasformazione sociale, che passa attraverso l’elaborazione e la realizzazione delle politiche pubbliche (nazionali, locali, di comunita`), nelle quali il Terzo settore offre – e puo` offrire ancor di piu` – un contributo prezioso.

Da un lato la riforma (in primis con la definizione nel Codice di “Terzo settore”), dall’altro i progressi compiuti sul piano dell’amministrazione condivisa (a partire dall’introduzione del principio di sussidiarieta` nell’articolo 118 della Costituzione e poi dal nuovo profilo costituzionale riconosciuto agli ETS con la sentenza 131 del 2020), consentono il rafforzamento e l’affermazione di una lettura del ruolo del Terzo settore meno schiacciata sulle emergenze sociali da curare, una lettura piu` evoluta e costruttiva, che puo` riconoscere nel Terzo settore un attore di dignita` pari a quella dello Stato e del mercato nel contribuire allo sviluppo del Paese.

Si tratta di un lento processo culturale, di auto-percezione e presa di consapevolezza di se`, di cui gli stessi ETS devono essere protagonisti, per poter passare dal piano del fare a quello del cambiare. “Cambiare” inteso come irrompere nella visione binaria pubblico- privato, al cui esterno c’e` spazio solo per la “buona volonta`” o la carita`; scardinare l’idea di ineluttabilita` di un modello di sviluppo centrato sul profitto e non sulla persona; creare e popolare luoghi di espressione della cittadinanza attiva, dando nuova linfa alla partecipazione democratica e politica.

Position Paper Forum Terzo Settore – Assemblea 29 novembre