Fonte comunicato stampa realtà Anffas della Regione Sicilia - Si è svolto nei giorni scorsi, nell’ambito della visita in Sicilia del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, un importante incontro presso la sede di Anffas Palermo per discutere dei temi caldi e delle battaglie in cui è impegnata l’associazione.

Presenti il presidente regionale Giuseppe Giardina, quello di Anffas Palermo Antonio Costanza, una delegazione delle varie sezioni siciliane e un folto gruppo di autorappresentanti.

Tra le questioni prioritarie affrontate con l’esponente del Governo nazionale quella dei progetti di vita, che dovrebbero permettere ad ogni persona con disabilità di programmare e definire in autonomia il suo percorso personale. Un tema, spiega Giardina, che il ministro ha particolarmente a cuore.

A tal proposito, la stessa Locatelli, ha sottolineato che vi sono cinque decreti attuativi che dovranno essere emanati entro il 2024, ed uno di questi riguarda proprio i progetti di vita. Progetti che, nel contesto siciliano, non vengono redatti o non sono adeguati alle esigenze dei beneficiari. Tutto parte da questo deficit, perché Comuni en Enti locali vari non sono in grado di stilare – in collaborazione con le Asp –tali fondamentali progetti.

Altra seria criticità è quella dei fondi, stanziati dalle leggi sul “Dopo di noi” e sulla “non autosufficienza”, che in Sicilia sono bloccati da anni, vittime di un “circolo vizioso”: Stato e Regione destinano queste cifre ai distretti socio-sanitari, ma quando arrivano presso queste istituzioni restano congelati. Una situazione paradossale, che imporrebbe profondi cambiamenti al sistema. Per capire la portata del problema si pensi, ad esempio, al fatto che nell’ambito della legge sul “Dopo di noi”, sono disponibili circa 32 milioni di euro. Dai fondi stanziati sono addirittura ancora a disposizione dal 2016, anno di introduzione della legge, ben 7 milioni. Uno stallo grave e drammatico, soprattutto in considerazione del fatto che lo Stato, constatando il mancato impiego di questi fondi, non procederà ad ulteriori erogazioni.

È evidente, quindi, la necessità di cambiare radicalmente il sistema e i tortuosi meccanismi burocratici da cui nascono queste insormontabili problematiche.

Tra le proposte avanzate da Anffas Sicilia, anche nel vertice con il ministro Locatelli, quella di commissariare i distretti “inadempienti”. Risoluzione che, in virtù dello Statuto speciale di cui gode la Sicilia, non competerebbe allo Stato ma – appunto – a Palazzo d’Orleans. Ed è per questo che assume particolare rilievo un ulteriore tappa della visita di Locatelli in Sicilia, che ha avuto luogo all’Ass. Anffas, proprio in questa occasione, ha ribadito le sue richieste alle istituzioni, ottenendo dall’onorevole Figuccia – promotore dell’incontro e questore del Parlamento siciliano – l’impegno a portare questi temi all’attenzione del Governo e di tutta l’Aula.  D’altra parte l’Esecutivo siciliano ha, su queste tematiche, un ruolo fondamentale. Motivo per cui fa rumore il mancato incontro tra il governatore Schifani e Anffas Sicilia, appuntamento urgente richiesto più volte dal presidente Giardina, già dallo scorso marzo.

Numerosi i temi all’ordine del giorno per l’associazione, dalla necessità di risolvere le criticità fin qui evidenziate fino alla proposta della creazione di un assessorato socio-sanitario, che riunisca al suo interno le competenze degli attuali assessorati alla Salute e alle Politiche sociali, al fine di promuovere un’azione coordinata sulla disabilità ma anche la creazione di tavoli pubblici di confronto dove istituzioni ed enti del terzo settore possano cooperare e programmare all’unisono progetti ed iniziative concreti.

L’auspicio è che, al più presto, la richiesta venga accolta perché - in caso contrario – il rischio è quello di rimanere sordi alle esigenze delle persone con disabilità.