Fonte CIP (per cui Anffas è riconosciuta Associazione Benemerita) - Si è svolto a Roma, presso la Sala Conferenze del Compendio del Viminale, l'incontro con gli Agenti Tecnici della Sezione Paralimpica del Gruppo Sportivo Fiamme Oro che avevano prestato giuramento alla Repubblica lo scorso 11 luglio nella sede del Comitato Italiano Paralimpico e che saranno assegnati alla sezione paralimpica delle Fiamme oro.

Entrano così ufficialmente a far parte delle Fiamme oro i 14 atleti paralimpici appena assunti nel Gruppo sportivo della Polizia di Stato. Alla cerimonia hanno preso parte il Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, il capo della Polizia, Vittorio Pisani, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli e il Segretario Generale del CIP, Juri Stara. A guidare la delegazione degli atleti è stato il nuotatore campione paralimpico Antonio Fantin, oro nei 100 metri stile libero S6 ai Giochi di Tokyo.

"La sicurezza si nutre anche della diffusione di un sistema di valori, precondizione affinché la società civile possa concepire condizioni di sicurezza dei propri cittadini. Noi assecondiamo molto questa funzione non solo attraverso l'attività sportivo-professionale del Gruppo Fiamme oro, ma anche attraverso le sezioni sportive che abbiamo sul territorio, che sono di grandissima importanza. E se la sicurezza si fonda sui valori, prendere voi a bordo è un qualcosa di cui vi ringraziamo con grande convinzione, perché rappresentate quel mondo della disabilità e di grandi storie individuali in cui si riesce a fare di situazioni di difficoltà personale una grande occasione di riscatto ma anche di affermazione di nuove abilità. Un paradigma di come nella vita una condizione di difficoltà possa essere rovesciata e trasformata in una condizione di grande forza. Voi entrate nel ministero dell'Interno dalla porta principale e vi chiediamo di condividere il vostro patrimonio di valori individuali e spirituali molto forti per farne elemento importante di quella che tutti i giorni è la missione istituzionale della Polizia di Stato e delle forze di polizia in generale", ha dichiarato il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi. 

"La nostra Repubblica riconosce l'importanza del benessere psicofisico in tutte le sue forme, benessere garantito soprattutto dallo sport. La funzione dello sport, che è uno e uno solo, non si divide. Ci stiamo incamminando, infatti, verso un organismo che comprenderà lo sport in tutte le sue forme. Siamo consapevoli, però, che la civiltà di una Nazione passa anche per un miglioramento dei luoghi e dell'emancipazione delle strutture materiali. Sono convinto, infine, che ci evolveremo quando faremo diventare queste giornate speciali giornate normali", ha sottolineato il l Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi. 

"Nel nostro lavoro è sempre possibile fare qualcosa di più e questi giovani atleti dimostrano quanto sia possibile fare sempre di più. Per l'esempio che danno dovrebbero stare loro sul tavolo dei docenti. Un grazie va alle famiglie di queste atlete e atleti, perché immagino i sacrifici che hanno fatto nel tempo, per accompagnarli agli allenamenti e per tutto l’amore e la dedizione che hanno dedicato ai loro figli", ha commentato il Capo della Polizia Vittorio Pisani. 

"Si apre una strada importante ed è fondamentale saper cogliere questo momento. Lo sport può aprire la strada al cambiamento e ogni persona possiede qualità e talenti che dobbiamo riuscire a valorizzare. Grazie alle competenze di queste atlete e atleti possiamo dire che ci sono persone straordinarie, che dobbiamo guardare per i valori che portano", ha spiegato il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli. 

"Emozione, soddisfazione e gratitudine. Quanto è stato emozionante il giuramento di questi splendidi atlete e atleti e se quell’urlo al momento del giuramento avesse potuto riecheggiare fuori da quelle mura avrebbe segnato l’intero Paese. Non è un sogno che si realizza perché i sogni possono anche non realizzarsi ma è un obiettivo raggiunto, un lavoro di tessitura partito agli inizi degli anni Duemila. Se non ci fosse stata questa grande capacità di dialogo inter istituzionale oggi non saremmo arrivati a consegnare questa immagine al Paese. Siamo consapevoli che si sta facendo la cosa giusta e attraverso questa cosa giusta, che parte dal riconoscimento della dignità di atlete e atleti, noi aiutiamo un Paese a cambiare dal punto di vista culturale", ha osservato il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli.

"È un onore poter essere la voce di coloro che chiamo prima di tutto amici e che oggi chiamo anche colleghi, termine sul quale si fonda il concetto di coesione. Oggi abbiamo segnato una pagina indelebile della storia. Siamo proiettati verso il futuro: raggiunto un obiettivo, si pensa subito al prossimo. Per noi è importante vincere una medaglia, certo, ma è ancora più importante il modo in cui lo facciamo, rispettando gli avversari, gli allenatori, i compagni. Oggi si chiude una pagina della nostra storia ma se ne apre un'altra e spetta a noi riuscire a scriverla come squadra", ha dichiarato il nuotatore Antonio Fantin, oro nei 100 metri stile libero S6 ai Giochi di Tokyo.