Fonte www.today.it - In Giappone, una legge rimasta in vigore per 48 anni, abrogata soltanto nel 1996, autorizzava la sterilizzazione di persone con disabilità intellettive, malattie mentali o disturbi ereditari per impedire la nascita di una prole "inferiore". A distanza di oltre 25 anni dall'abrogazione della cosiddetta Legge Eugenetica, risalente al secondo dopoguerra, è arrivata la verità sulla terribile procedura. A dare una risposta è un rapporto della Dieta giapponese, il parlamento nazionale, secondo il quale anche che due bambini di nove anni stati tra le 25mila persone vittime di sterilizzazione forzata o con l'inganno. Il rapporto parlamentare era atteso da tempo e segna un punto di arrivo di un'indagine governativa iniziata nel 2020.

In base all'inchiesta, in tutto circa 25 mila persone sono state sottoposte a interventi, di cui più di 16 mila eseguiti senza consenso. Il rapporto ha rivelato che tra le vittime ci sono stati anche due bambini di nove anni, un maschio e una femmina. Alcune vittime sono state sterilizzate su richiesta dei familiari o come condizione per accedere alle strutture assistenziali. In altri casi, le persone sono state indotte a credere che si sarebbero sottoposte a interventi chirurgici di routine, come l'operazione per rimuovere l'appendice o ricevere cure per l'anemia. La Legge sull'Eugenetica prevedeva che, in assenza del consenso della persona sottoposta a sterilizzazione, una commissione d'esame presso il governo prefettizio potesse decidere se eseguire o meno l'intervento chirurgico.

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