Fonte Forum Terzo Settore (cui Anffas aderisce) - Terzo Settore e mondo della finanza “alleati” per rimettere al centro dell’economia gli uomini e le donne. È l’obbiettivo ambizioso che si è posta la Summer School di Cantieri ViceVersa, che a Padova ha chiuso la sua terza edizione. Incontri e tavoli di discussione hanno animato la tre giorni promossa dal Forum Terzo Settore e dal Forum per la Finanza Sostenibile per creare sempre più relazioni, anche di tipo non finanziario, tra Ets e operatori finanziari. L’ambizione di fondo dei Cantieri ViceVersa è infatti creare un network di collaborazione in cui mondo della finanza e Terzo Settore non si vedano reciprocamente come domanda e offerta ma come partner in grado di intraprendere insieme percorsi. Nel corso dei tre giorni sono stati trattati tanti temi: dal focus sugli enti di rappresentanza finanziari in rapporto al Terzo Settore ad argomenti di attualità come credito ed equity, organizzazioni di volontariato, assicurazioni, organizzazioni sportive. È stato fatto anche un focus sul digitale come strumento al servizio della comunità.

“Il mondo del Terzo settore e quello della finanza – dice la portavoce del Forum Terzo Settore Vanessa Pallucchi – hanno sempre di più un linguaggio comune e si mescolano per perseguire un obiettivo comune: quello di un modello economico che coniuga solidarietà, efficienza e sostenibilità, e in cui è la persona ad essere sempre al centro. Il percorso che stiamo portando avanti con Cantieri ViceVersa è fondamentale anche alla luce delle trasformazioni che stanno avvenendo nel Terzo settore: i dati Istat ci dicono che le organizzazioni aumentano in numero ed è dunque positivo che chi entra in questo perimetro trovi una piattaforma di dialogo con la finanza sostenibile, rafforzandosi nella realizzazione di un’economia inclusiva”.

“Questa terza edizione della Summer School del progetto Cantieri ViceVersa – dice il direttore del Forum Finanza Sostenibile Francesco Bicciato – si è confermata un’iniziativa molto innovativa e di grande impatto sia per gli Enti del Terzo Settore sia per gli investitori sostenibili. Abbiamo assistito a un vero e proprio salto qualitativo nei contenuti trattati e nelle proposte scaturite dai gruppi di lavoro, che si sono orientate alla creazione di nuove forme di partnership. Al crescente interesse degli operatori finanziari è corrisposta una grande maturazione degli Ets, che si sono presentati non solo con il consueto corredo valoriale ma anche come potenziali partners in grado di realizzare progetti concreti di sviluppo sostenibile. Il dialogo rimane dunque una componente essenziale non solo in un’ottica di allineamento tra domanda e offerta sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, ma anche per dare risposte adeguate alle necessità specifiche dei nostri territori e per coniugare la crescita economica sostenibile con una concreta inclusione sociale”.

In occasione della Summer school è stata presentata una ricerca realizzata dal Forum Terzo Settore insieme ad Aiccon/Università di Bologna, con il coordinamento scientifico di Paolo Venturi.

Dallo studio emerge un crescente interesse del Terzo Settore nella costruzione di collaborazioni con il mondo della finanza, con una maggiore familiarità verso banche e assicurazioni: il 74,2% delle organizzazioni utilizza strumenti per assicurare i volontari, il 61,3% anche per assicurare i soci. L’uso degli strumenti bancari è ancora molto orientato alla gestione corrente e all’anticipo dei contributi pubblici (il 35,5%) e poco agli investimenti. Poco rilevante l’uso di strument di funding mix, appannaggio di pochi innovatori.
Anche il Crowdfunding, strumento strategico non solo per raccogliere fondi ma anche per coprogettare, è poco usato: solo l’8,1% delle realtà di piccole dimensioni usa piattaforme digitali di questo tipo, dato che scende al 5,4% per le reti più grandi.
Interessante la restituzione sulle relazioni “non finanziarie” tra Ets e operatori finanziari: costruzione di network tra attori per scopi comuni e formazione sono le collaborazioni più frequenti per le grandi reti.

“Il Terzo settore può migliorare in modo consistente l’impatto della propria azione sociale con un uso consapevole delle diverse soluzioni finanziarie – dice Claudia Fiaschi, Responsabile Cantieri ViceVersa per il Forum Terzo settore – ma occorre investire ancora sulla crescita di una cultura finanziaria vocata socialmente all’interno del terzo settore. I Cantieri Viceversa rappresentano un bel laboratorio in questa direzione ma c’è ancora molto lavoro da fare”.

“Nel rapporto tra enti del Terzo settore e i diversi strumenti finanziari disponibili – continua Fiaschi – sono troppo poco utilizzate le piattaforme di crowdfunding che oggi sono invece lo strumento principale per intercettare la propensione alla donazione della comunità. E’ sottovalutato il potenziale dei prodotti assicurativi limitato oggi a quelli da obblighi di legge e registriamo un uso ordinario dei prodotti bancari. Per gli operatori finanziari la ricerca apre uno spazio interessante di programmazione: network di scopo. formazione, piattaforme di welfare aziendali o di raccolte fondi, donazioni di beni strumentali sono strafe gia in corso di sperimentazione da valutareed espandere”.

“Rispetto alla prima edizione di Cantieri Viceversa – conclude Fiaschi – si sono fatti molti passi avanti. Allora il Terzo Settore vedeva banche e assicurazioni come un diavolo tentatore, oggi abbiamo qui cento persone, metà del mondo del Terzo Settore metà del mondo finanziario, che dialogano insieme parlando un linguaggio comune. I cambiamenti culturali chiedono tempo oltreche investimenti. Credo che siamo sulla strada giusta”.

Slide di presentazione della ricerca