Fonte www.varesenoi.it - La sala del Museo del Tessile di Busto Arsizio era gremita sabato 15 aprile in occasione di una serata benefica organizzata da Amitié Sans Frontières - un’associazione internazionale a scopo umanitario - in collaborazione con la scuola di moda Silvana Monti.

I fondi ricavati andranno ad Anffas Busto Arsizio, che li devolverà in gran parte alle Cuffie Colorate, l’associazione che promuove lo sport tra persone con disabilità, che vogliono comprare una casa.

L’idea è quella di acquistare la sede attuale, in via Cinque Giornate, che hanno in parte ristrutturato e che, per loro, ha un enorme valore affettivo. L’altra parte del ricavato sosterrà una campagna dell’Onu per le necessità dei profughi afghani e ucraini.

L’iniziativa è iniziata con una visita guidata all’interno del Museo del Tessile, alla scoperta della storia di Busto Arsizio. Dopo un aperitivo per gli ospiti, la serata è entrata nel vivo.

È stato Mauro Travaglin, presidente del club Amitié Sans Frontières Busto, ad aprirla. Oltre ad evidenziare l’importanza del Galà della moda, ha ricordato l’appuntamento di oggi, domenica 16 aprile. Cinque atleti delle Cuffie Colorate stanno partecipando alla seconda edizione della coppa Pietro Magistrelli, una competizione internazionale di nuoto paralimpico per accedere ai mondiali.

Mauro Travaglin ha poi rivolto un caloroso ringraziamento a tutti i presenti, confermato anche da Madame Régine Vardon-West, presidente e fondatrice di Amitié Sans Frontières, a Monaco.

«Ho scelto come simbolo della serata il girasole - ha affermato Mauro Travaglin - che rappresenta un sole che brilla per tutti, senza differenza di classe sociale, nazionalità o religione».

Un sole che brilla per tutti, e che ognuno di noi può contribuire a far splendere.
«Essere qui significa aver capito di essere persone fortunate che possono aiutare qualcuno che è meno fortunato», ha aggiunto Alessandra Bonanni, presidente nazionale del Club.

L’idea di aiutare è molto bella, ma pochi lo fanno davvero. Lo ha sottolineato Giuseppe De Bernardi Martignoni, consigliere regionale Regione Lombardia: «Le finalità di queste associazioni sono quelle che tutti vorrebbero abbracciare, ma tanti lo fanno solo con il pensiero. Queste persone, invece, lo fanno concretamente, aiutando chi ha bisogno».

La gratitudine verso le associazioni benefiche è stata ribadita dalla vicesindaco di Busto Manuela Maffioli, che si è dimostrata molto felice della location dell’evento. «Sono contenta della scelta del Museo del Tessile - ha dichiarato -. È un luogo del cuore, perché qui c’è il Dna della nostra città. È un luogo dove le persone hanno la possibilità di vivere un’esperienza emotiva ed estetica».

Iginio Portatadino, presidente Anffas di Busto, si è detto molto emozionato di vedere tre delle ragazze dell’associazione prendere parte alla sfilata: Federica Scampini, Ilaria Fabrizio e Beatriz Calati.

Proprio loro hanno inaugurato la passerella, seguite dalle altre modelle. Tutte indossavano abiti disegnati e realizzati da studentesse dell’accademia Silvana Monti di Busto, che hanno regalato - come l’ha definita la direttrice Orietta Ciccarelli - «una sfilata tra passato e futuro».

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