Fonte www.redattoresociale.it - Sostenere i giovani caregiver bolognesi, bambini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni che forniscono cura, assistenza e supporto a membri della famiglia che hanno una disabilità, una patologia cronica, una malattia mentale o altre condizioni che necessitano di cura. Con questo obiettivo, spiega la Città metropolitana di Bologna, Palazzo Malvezzi e la Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana di Bologna hanno lanciato, nei sei distretti dell'Ausl di Bologna, il progetto 'Giovani caregiver', nato per definire una strategia metropolitana di sostegno a queste figure, che un'indagine Istat relativa al 2015 stima possano rappresentare almeno il 7,3% dei ragazzi e il 6,9% delle ragazze tra i 15 e i 24 anni.

Oggi, si legge in una nota, "mancano strumenti accurati per individuare questi giovani e giovanissimi che in tanti casi faticano, anche a livello sociale, ad essere considerati soggetti attivi della rete di cura". Il progetto mira dunque a "guidare le comunità professionali, scolastiche, educative e non solo nel costruire nuove modalità di lavoro per individuare e sostenere i giovani che si prendono cura dei loro cari". Non si tratta, quindi, di "indirizzare questi soggetti ai servizi competenti per il supporto psicologico, ma di fornire loro una presa in carico comunitaria". 

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