Fonte www.newsbiella.it - In queste ultime settimane, dopo quasi tre anni di assenza per le restrizioni legate alla pandemia sanitaria, è ripartito il progetto “Anffasino”, che vede la collaborazione della Cooperativa Sociale Integrazione Biellese a m. Anffas, Anffas Biellese e il Rifugio degli Asinelli di Sala Biellese.

Il progetto è stato ideato per promuovere il benessere delle persone con disabilità tramite la presa in carico e la cura di un animale, focalizzando l’attenzione sulla relazione uomo-animale per incrementare il loro benessere ed equilibrio fisico, emotivo e relazionale.

Così spiega la filosofia del progetto Vito Catania, psicologo di Anffas Biellese: “Prendersi cura di un animale consente di aumentare le capacità empatiche e di espressione, gestione e regolazione delle emozioni delle persone, in quanto permette di acquisire un maggiore senso di responsabilità, rispetto e sensibilità nei confronti dell’altro, di riconoscere e valorizzare i bisogni, le necessità e gli spazi altrui, di acquisire disponibilità relazionale e comunicativa e stimolare la motivazione e la partecipazione”.

E ancora, aggiunge il coordinatore di tanti progetti dell’associazione: “Le attività assistite con gli animali sono interventi con finalità ludiche, ricreative e di socializzazione attraverso le quali si promuove il miglioramento della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale delle persone, in questo caso delle persone con disabilità che partecipano al progetto”.

Il progetto coinvolge un gruppo di asini preparati, addestrati e selezionati appositamente per lo svolgimento di questo tipo di attività. Gli utenti di Anffas che parteciperanno all’attività sono una decina, divisi in piccoli gruppi, per facilitare lo svolgimento del programma. Per la sua intera durata, l’attività assistita sarà coordinata e supervisionata dagli operatori del Rifugio degli asinelli, al fine di monitorare e sedare nell’immediato eventuali segnali di stress o aggressività degli asinelli e mediare la relazione utente-animale.

All’interno del recinto, insieme ai partecipanti e agli operatori, gli asinelli sono liberi, in modo da essere in grado di scegliere se e come partecipare: avvicinarsi alle persone, farsi coccolare o semplicemente osservare mantenendo le distanze.