Articolo Marco Bisiach di pubblicato sul quotidiano "Il Piccolo" in data 28/01/2022 - I dipendenti del Tribunale di Gorizia, e in particolare il personale dell’ufficio del Giudice di Pace, possono godere di archivi un po’ più ordinati e di faldoni nuovi di zecca dove riporre documenti e verbali. Il merito è di due “collaboratori” speciali, protagonisti di una bella storia e un’inconsueta collaborazione tra enti, con lo sguardo rivolto all’integrazione.

La collaborazione è quella che ormai da qualche tempo vede uniti il Tribunale e il Cisi, che hanno siglato un accordo per il Sil, il servizio di inserimento nel mondo del lavoro delle persone con disabilità. Due sono i posti disponibili per un tirocinio in Tribunale e altri due quelli nell’ufficio del Giudice di Pace, dove un tirocinio è già stato attivato. Ma a margine e a completamento di questo proficuo rapporto è stato possibile avviare anche un’altra esperienza, che è poi quella che ha visto impegnati i due protagonisti della nostra storia, Lorenzo Frutti e Michele Cortese, utenti del centro diurno del Cisi di via Forte del Bosco, gestito dall’Anffas di Gorizia. I due prendono parte dall’autunno scorso ad un laboratorio occupazionale che li vede impegnati nella realizzazione di materiale da cancelleria che poi viene messo a disposizione del personale dell’ufficio del Giudice di Pace.

Lorenzo, che se la cava bene al computer, si occupa della realizzazione e della stampa delle etichette che poi vanno a personalizzare e differenziare i raccoglitori e i faldoni che serviranno a contenere la documentazione da archiviare. Michele, invece, più preciso con penna, matita e righello, realizza le griglie all’interno dei registri cartacei dell’ufficio, che verranno poi riempite con i dati del lavoro quotidiano. Un lavoro di pazienza e precisione per entrambi, che ieri sono stati ringraziati, con tanto di consegna di un certificato ufficiale, dalla presidente facente funzioni del Tribunale di Gorizia Barbara Gallo, di fatto alla sua ultima uscita istituzionale prima del passaggio di testimone al giudice Riccardo Merluzzi. Con lei, nel cortile esterno del centro diurno di via Forte del Bosco, c’erano anche la presidente del Cisi Susanna Ferrari, la vicepresidente dell’Anffas di Gorizia Roberta Zona (che è peraltro anche cancelliere del Giudice di Pace) e il coordinatore del centro diurno Anffas Luca Bazzeo.

«Posso solo dire che è bello che tutto questo esista, e che servizi come il vostro sono fondamentali – ha detto Gallo –. Tenevo fortemente ad essere qui a ringraziarvi, prima di concludere il mio impegno, per il lavoro che avete fatto e per l’aiuto che ci date: dovete continuare così, non dimenticate mai quanto siete in gamba».

Il progetto, partito dall’intesa con l’ufficio del Giudice di Pace, potrà ampliarsi in futuro anche al Tribunale, coinvolgendo magari anche altri utenti del Cisi e dell’Anffas. La forza dell’iniziativa risiede nell’offrire alle persone con disabilità intellettiva e relazionale la possibilità di mettere in campo le proprie abilità, con la soddisfazione di creare qualcosa di effettivamente utile e positivo per il mondo del lavoro, in questo caso il Tribunale.

*Si ringrazia Anffas Gorizia per la segnalazione dell'articolo e il dott. Marco Bisiach per l'autorizzazione alla pubblicazione dello stesso.