Fonte www.lastampa.it - Una presenza discreta, silenziosa. Un’attività quotidiana assai lontana dalla ribalta ma fondamentale. Quella di Anffas è la storia di cura di un gruppo di famiglie che oltre 60 anni fa (era il 1958) hanno deciso di mettersi insieme per affrontare le sfide quotidiane della disabilità. L’intento è quello di offrire sostegno, accoglienza, ascolto, rappresentanza.

Quello delle Vallette, in via Fiesole 15, nella periferia Nord della città, è ad esempio uno dei due centri diurni gestiti in città da Anffas Torino destinati ad accogliere persone con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo.

«Siamo presenti nel quartiere Vallette da 15 anni e abbiamo intenzione di rimanerci. Non è un territorio semplice, per diversi motivi» spiega il presidente di Anffas Piemonte Giancarlo D’Errico. «Noi portiamo avanti la nostra attività con discrezione, d’altra parte non è qualcosa che attiri così tanto le persone che non vivono certe situazioni». Operare in un contesto periferico, prosegue D’Errico, «non è affar semplice. Fra questi enormi caseggiati si vivono dinamiche che difficilmente collimano con il nostro mondo, quello della disabilità intellettiva. Da parte nostra, come abbiamo sempre fatto, continueremo ad interagire col territorio: non vogliamo essere, e non ci consideriamo, un corpo estraneo».

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