Comunicato stampa Anffas Pordenone - Ognuno di noi ha una storia. Le storie sono ovunque. Dietro l’angolo, al mare, in una scuola, lungo un torrente, a casa... Ma la maggior parte delle storie non viene mai raccontata perché non trovano un loro spazio per essere condivise. A questo proposito, da alcuni anni ha cominciato a divulgarsi sempre più, la Digital Storytelling, la narrazione digitale. La Digital Storytelling è oramai molto diffusa in campo educativo, politico, culturale, pubblicitario e dal 2017 grazie al progetto “Digital Storytelling – Empowerment through cultural integration” sta diventando un importante strumento di facilitazione per dare sempre più voce alle persone con disabilità.

Anffas Onlus Pordenone, attraverso il programma Erasmus+ e il progetto “DigiStorID: Digital Storytelling for up-skilling and empowerment of learners with intellectual disabilities”, è promotrice di questo importante progetto e da due anni sta attivamente collaborando con Danimarca, Finlandia, Islanda, Lituania e Slovenia. Ed è proprio in Danimarca che dal 22 al 28 settembre si è tenuta una formazione internazionale per alcuni operatori dei paesi coinvolti nel nuovo progetto “DigiStorID: Digital Storytelling for up-skilling and empowerment of learners with intellectual disabilities” e che per l’Italia ha visto la partecipazione di due delegate, Anna De Vita e Chiara Santoro, entrambe appartenenti alla realtà Anffas (quelle di Pordenone e Udine).

Una settimana dove l’obiettivo principale era quello di conoscere e approfondire la Digital Storytelling, come poterla utilizzare con le persone con disabilità, diventando “noi stessi” i facilitatori tra questo “nuovo” metodo comunicativo e le persone di cui ci prendiamo cura e carico nel nostro lavoro.

Una settimana non solo di apprendimento, ma anche di arricchimento e condivisione assieme a 14 persone provenienti dai diversi Paesi Europei coinvolti nel progetto, che hanno reso questi giorni indimenticabili grazie alle loro storie. E dopo tante storie… siamo tornate al lavoro, credendo fortemente, che la Digital Storytelling (se ben divulgata e promossa) possa diventare lo strumento creativo attraverso il quale la persona con disabilità con l’adeguato supporto, possa entrare in contatto con la propria memoria e le proprie emozioni, esprimendo i  propri bisogni, i propri desideri, le proprie idee e perché no… i propri sogni.

Con l’augurio che la Digital Storytelling si diffonda sempre più, vi segnaliamo che a fine novembre, ci sarà un altro appuntamento del progetto che vedrà operatori e persone con disabilità a Pordenone per una settimana di lavori!