bimbo che legge un libroIl Ministero dell'Istruzione condannato a pagare le spese processuali e un risarcimento. I ricorsi erano stati 70.

Fonte: Corriere.it - disabilità - Non solo è illegittimo, ma è pure un danno esistenziale che viola il diritto del bambino di avere la possibilità di istruirsi come gli altri, ledendo valori garantiti e protetti dalla Costituzione. Per questo il Tar Sardegna ha bocciato il taglio delle ore di sostegno per i bambini con grave disabilità: i giudici della Prima sezione hanno accolto i 70 ricorsi presentati lo scorso anno dai genitori di bambini disabili contro il Ministero dell'Istruzione condannato a pagare le spese processuali (2mila euro) e, nei casi in cui il ricorso conteneva una richiesta di danni, un ulteriore risarcimento di 2mila euro.
SOSPENSIVA - Già lo scorso anno, molti ricorsi avevano ottenuto la sospensiva, anche se per molti alunni il taglio delle cattedre di sostegno ha rappresentato un pesante ridimensionamento delle ore di assistenza con rapporto uno a uno. I primi a dar vita alla battaglia erano stati genitori di alunni disabili di Decimomannu, Carbonia, Selargius, Quartu S. Elena, Villasalto, ma anche quelli di una di una scuola media di Alghero. Si erano rivolti all'avvocato Giuseppe Andreozzi, sostenuti dall'ABC Sardegna perché ai loro figli non era stato più riconosciuto il rapporto uno a uno tra insegnante e bambino. «Si torna in uno stato di legalità nei confronti degli alunni più bistrattati dallo Stato ai quali si vuole togliere anche il diritto all'istruzione e all'integrazione, gli alunni con disabilità. Bravissime le loro famiglie e chi li ha sostenuti» aveva dichiarato dopo l'accoglimento dei primi provvedimenti cautelari il consigliere regionale Marco Espa, primo firmatario della mozione contro l'applicazione della riforma Gelmini in Sardegna.

RISARCIMENTO - Ora la segreteria del Tar Sardegna ha depositato le prime sentenze. Nelle motivazioni i giudici citano più volte pronunciamenti della Corte Costituzionale e persino la Convenzione delle Nazioni Unite, considerando il sostegno un diritto del bambino con grave disabilità. Ma se nella pratica l'accoglimento dei ricorsi non produrrà effetti, visto che si riferiscono a un anno scolastico ormai concluso, per quelli che avevano chiesto anche un risarcimento è arrivato almeno il riconoscimento dei danni esistenziali. Tagliare quelle ore di sostegno, hanno scritto i giudici, è stato come interrompere al bambino la «promozione dei suoi bisogni di cura, di istruzione e di partecipazione a fasi di vita normale».

3 novembre 2010