disegno di un delfino

L'impegno di Anffas Mantova per "accogliere ed accompagnare" le persone con disabilità


Da alcuni anni ANFFAS Mantova, in collaborazione con l' Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova, cercando di ricalcare le orme del DAMA di Milano, si è adoperata per realizzare un percorso facilitato e protetto per le persone disabili di Mantova e della provincia; le stime parlano di circa 1600 persone, ciascuna con proprie peculiarità e patologie.
Molte persone ci hanno chiesto come si è riusciti a realizzare un tale progetto, vista la complessità delle strutture ospedaliere in generale, dal punto di vista del funzionamento, dal punto di vista burocratico e non ultimo per gli stili di lavoro di ciascuna unità operativa. E' stato fondamentale avere a fianco e dall'interno dell'Azienda alcune persone trainanti, che avevano le idee chiare ed erano e sono tuttora pronte ad ascoltare i bisogni e le necessità che in itinere si evidenziano.
Gli spazi del Percorso sono stati evidenziati in un punto strategico, ossia in prossimità sia dell'ingresso principale che del Pronto Soccorso. Sono state allestite due stanze, una con due letti e relative poltrone per gli accompagnatori e l'altra come Call Center; quest'ultimo attrezzato con PC, programma specifico di gestione dati Delfino, stampante, fotocopiatrice, telefono/fax. Il Call Center fungerà anche da CUP, quindi con apposita registrazione delle impegnative e la disponibilità delle agende per le prenotazioni di esami o visite specialistiche. Gli arredi e le apparecchiature tecnico/informatiche sono stati donati all'Azienda da ANFFAS.
Si è poi cercato di sensibilizzare dall'interno dell'Azienda Ospedaliera il personale medico, infermieristico, ausiliario ed i volontari con corsi di formazione sul tema della disabilità: in particolare far conoscere loro chi è la persona disabile e chi si occupa di lui/lei, quali i bisogni e le necessità di cura da integrare con le caratteristiche della persona disabile stessa, con i dubbi, le perplessità, i timori dei familiari o degli operatori, come aiutarli a superare le resistenze e i pregiudizi di esperienze fatte in passato.
Una seconda fase ha visto la creazione di una commissione Delfino, facente capo alla Direzione Sanitaria, impegnata nell'incontrare ogni unità operativa per approfondire il significato del percorso e concordare la migliore strategia di accesso all'unità stessa. Qualsiasi decisione debba essere assunta per il Percorso, deve essere approvata dalla commissione, non dai singoli partecipanti.
Nel frattempo si è avviato il bando interno per la nomina di personale infermieristico dedicato. La cosa che più colpisce è la grande partecipazione e il desiderio di conoscere e implementare questo percorso da parte del personale sanitario/ausiliario, chiedono "se stiamo andando avanti", alcuni se potranno in futuro partecipare ad altri corsi di formazione sul tema della disabilità e si fanno portavoce per altri colleghi o colleghe. Con alcuni è nata anche un'amicizia e sono davvero disponibili anche se molto impegnati, trovano il modo di aiutarci con i ragazzi.
Sino all'inaugurazione il Percorso ha cercato di rispondere ai bisogni e necessità di coloro che richiedevano il nostro aiuto, quasi in sordina, nella speranza dell'attivazione del numero verde.
Finalmente giovedì 10 giugno 2010 il percorso è stato ufficialmente inaugurato alla presenza delle autorità ospedaliere e non, soprattutto alla presenza di genitori, volontari che hanno creduto sin dall'inizio nella sua importanza: attualmente sono state nominate due infermiere ed un medico; Dimenticavo, abbiamo anche un Numero Verde 800484088 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.

Valentina Salandini
Coordinatrice Anffas Mantova e referente associazioni per il Percorso Delfino


30 agosto 2010