Fonte www.superabile.it - Le persone con disabilità di Reggio Emilia avranno una nuova "palestra" dove allenarsi per un domani in autonomia quando i genitori non potranno più sostenerli. Atterrerà all'inizio dell'estate 2020 nello storico quartiere popolare "Foscato", estrema periferia ovest della città, quartiere un tempo slegato dal tessuto urbano e "lazzaretto" delle fragilità sociali, ma completamente rinnovato negli ultimi 10 anni con investimenti pubblici per 18 milioni. Qui, una palazzina rimasta da riqualificare è al centro del progetto "Casa domani", che vede come attori principali la Fondazione "Durante e dopo di noi", l'azienda pubblica per la casa Acer e il Comune.
 
Al primo piano dell'edificio, che sarà ristrutturato, sarà realizzato un appartamento abitato per circa un anno dal lunedì al venerdì da un massimo di 5 persone con disabilità. A selezionarle saranno i servizi competenti dell'Ausl e a seguirli operatori dell'Asp (azienda di servizi alla persona) di Reggio Emilia. Il progetto si connota però anche per un alto tasso di "innovazione sociale" nei rapporti con il quartiere. Al pian terreno infatti, oltre ad insediarsi gli uffici della Fondazione durante e dopo di noi (nata nel 2014 e che conta oggi 108 soci), ci saranno anche spazi comuni dove i cittadini potranno prestare servizi di portierato e badantato sociale che saranno condivisi con le associazioni della zona. Nascerà in più un mini "ostello solidale" universitario. Quest'ultimo (secondo contatti in corso con l'ateneo) dovrebbe ospitare studenti dell'ultimo anno delle facoltà umanistiche o riabilitative che potranno risiedervi gratis, a patto di supportare le persone con disabilità e gestire le situazioni di emergenza.
 
In dettaglio Acer, proprietario dell'immobile, lo ha concesso in usufrutto alla fondazione per 20 anni. La ristrutturazione della palazzina, effettuata sempre dall'azienda, costerà circa 500mila euro. Di questi 250mila sono coperti dal Comune mentre 120mila dalla Fondazione che si è aggiudicata le risorse da una bando regionale. Per i restanti finanziamenti partirà a giorni una raccolta fondi, mentre il banco Bpm dona arredi ed attrezzature. "In questa 'casa ponte’ che le persone con disabilità frequenteranno per poi tornare alla loro - spiega la presidente di 'Durante e dopo di noi’ Enza Grillone - contiamo di ospitare in 20 anni almeno 100 persone e ci auguriamo che realtà come quella che nascerà qui possano estendersi un domani a tutti i quartieri".
 
Un indirizzo che per il sindaco Luca Vecchi "può essere accolto e recepito", mentre Matteo Sassi, vice sindaco con delega al Welfare parla "di un intervento che sviluppa la socialità del territorio e dà grande sostegno alle fragilità, che possono diventare davvero una risorsa quando sono integrate nella vita della città". Marco Corradi, presidente di Acer, sottolinea: "In quell'edificio avremmo potuto realizzare 5 alloggi a canone calmierato, ma le politiche abitative non sono monotematiche e noi le interpretiamo per dare risposte alle esigenze dei cittadini". Acer, aggiunge il presidente, "lavora molto sulla sinergia dei quartieri e non a caso in tutti, oltre a garantire il benessere abitativo negli alloggi, mettiamo dei nostri immobili a disposizione del mondo associazionistico e culturale per organizzare delle attività di comunità”.