Fonte www.corriere.it - Tre mesi di attesa in media per vedersi assegnata dalla Asl una carrozzina. Altrettanto per un letto ortopedico. Ma i ritardi cronici degli Uffici di assistenza protesica ormai riguardano ogni tipo di ausilio: busti, materiale per medicazioni, presidi per l’incontinenza. Negli ultimi giorni, nella sede di corso Corsica, c’erano 1.561 mail da lavorare. «Commenti? Siamo neri. Ma l’impressione è che alla Asl di noi non importi nulla, dato che è da maggio 2018 che chiediamo un incontro al responsabile dell’Ufficio protesica e non ci è mai stata data risposta», si sfoga Gabriele Piovano. È il presidente della Consulta per le persone in difficoltà, che riunisce 58 associazioni di persone con disabilità torinesi. Una potenza. Eppure nemmeno l’ente riesce a intavolare un dialogo con la Asl su questo tema caldo.

Ormai è un anno che i problemi vanno avanti. «Non che prima non ci fossero, ma oggi la situazione è diventata davvero ingestibile e gli utenti non possono far altro che aspettare». Il problema numero uno è il personale. I dipendenti allo sportello sono contati e basta che qualcuno vada in malattia per mandare in crisi il sistema. O, ancora, capita che qualcuno sia stato trasferito al servizio da poco e debba ancora prendere dimestichezza con i passaggi burocratici che prevede questo ruolo: bisogna verificare a quali ausili il paziente ha diritto, se il materiale è presente a magazzino oppure occorre ordinarlo.

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