Fonte www.crema.laprovinciacr.it - «Alcuni studenti con disabilità restano in classe soltanto quando è presente con loro l’assistente ad personam (specificatamente dedicato a loro), perché il docente di sostegno fatica a gestirli. Per questa ragione, si riducono le ore di frequenza a scuola e aumentano le difficoltà per i genitori, che devono lavorare ma allo stesso tempo non possono lasciare il figlio a casa da solo».

A segnalare il problema è Daniela Martinenghi, presidente di Anffas Crema, che riassume le lamentele raccolte dalle famiglie con ragazzi con disabilità in età scolastica che assiste.

«I problemi si verificano soprattutto alle superiori. La colpa non è degli insegnanti, perché sappiamo che gestire certi ragazzi è faticoso. La scuola in generale, però, non è dinamica. Andrebbe ripensato l’intero sistema. Alla fine, per gli alunni con disabilità, c’è un inserimento che non rappresenta una reale inclusione».

La presenza del docente di sostegno, spesso non in possesso di specializzazione, è garantita per nove ore la settimana, a fronte di 30-32 ore di lezione.