Fonte comunicato stampa Anffas Sicilia - Riteniamo doveroso al fine di informare le persone con disabilità e loro familiari, ancora una volta tornare a parlare del Decreto Presidenziale 545/gab del 10.05.2017 che regolamenta il trasferimento monetario, quale assegno di cura in applicazione dell’ art. 1 , com. 1 della Legge Regionale 01/03/2017 n. 4.

Tale misura ricorda , il presidente Anffas Sicilia, Sig. G. Giardina, sin dalla sua adozione avvenuta con i caratteri dell’immediatezza ed urgenza, voleva porre sollievo a condizioni di cura e salute delle persone con disabilità gravissima e delle loro famiglie che non avevano mai avuto l’attenzione di cui necessitavano.

Purtroppo la suddetta misura è nata con una sequela di approssimazioni, che fin da subito Anffas Sicilia ha posto all’ attenzione e contestato agli Organi competenti.

Da ciò è derivata la vicenda che ha portato l’Assessorato Regionale Famiglia ad abrogare la quasi totalità degli articoli del D.P 532/gab del 30 Marzo 2017 (primo decreto a regolamentare il trasferimento monetario) perchè non pienamente in linea con la disciplina nazionale della non autosufficienza relativa alle persone in condizione di disabilità gravissima e che quindi ha portato all’adozione del successivo D.P. 545/gab del 10.05.2017 in via ripartiva. Purtroppo anche nel suddetto D.P. 545/gab, Anffas Sicilia, in collaborazione con L’ACI ( Alleanza delle Cooperative Italiane – Sicilia) ha contestato forti incongruenze chiedendo agli Organi di competenza di rivederne i contenuti attraverso l’istituto “dell’autotutela”.

Tale iniziativa ha portato l’Assessorato Regionale Famiglia ad emanare una circolare in cui è stato chiarito che il trasferimento monetario è misura aggiuntiva ed integrativa rispetto gli altri servizi e sostegni erogati in forma diretta da parte degli Enti Locali, anche con l’ausilio di Enti del Terzo settore, alle persone in condizione di disabilità gravissima. Purtroppo la suddetta circolare non ha chiarito altre incongruenze, tra le principali, la possibilità per le famiglie di non sottoscrivere il cosiddetto “ Patto di Cura” e in alternativa avere redatto per la persona con disabilità apposito Piano Assistenziale Individuale redatto dalle Unità di Valutazione Multidimensionali territorialmente competenti che individua i servizi e le prestazioni che gli enti locali devono erogare perla cura e salute della persona con disabilità beneficiaria.

Tale mancanza di chiarimento ha fatto si che molte ASP Siciliane pretendevano per l’erogazione del trasferimento monetario la sottoscrizione da parte dei familiari del Patto di Cura senza la quale non si poteva procedere alla formulazione del P.A.I.

Per risolvere la questione è stato necessario un ulteriore passaggio di Anffas Sicilia presso gli Organi Regionali Competenti.

Cercando ancora una volta di essere sintetici e chiari, possiamo affermare che le famiglie o le persone che sottoscrivono il Patto di Cura riceveranno dalle ASP territorialmente competenti il trasferimento monetario direttamente, avendo quindi il familiare la responsabilità di far avere ai propri congiunti i supporti e sostegni loro necessari, per chi invece ritiene di non volere tale ulteriore onere, può richiedere la redazione di apposito PAI (senza la sottoscrizione del Patto di Cura) da parte della U.V.M. territorialmente competente.

Per avere il PAI occorre però un ulteriore atto da parte delle ASP territorialmente competenti, avendo quest’ ultime infatti il compito di comunicare all’ Assessorato Famiglia il numero delle persone che nell’ ambito dei distretti socio sanitari e dei rispettivi comuni di residenza hanno rifiutato la sottoscrizione del Patto di Cura e che invece desiderano la redazione dell’ apposito PAI.

Quest’ultimo passaggio sfuggiva ai molti, causa probabilmente una non efficace comunicazione tra gli Organi interessati, che ha determinato non pochi grattacapi alle persone con disabilità e alle loro famiglie che non trovavano soluzione per vedere concretizzarsi la legittima richiesta di avere formulato apposito PAI.

Sperando ora, che tutti i passaggi sono stati chiariti, che le persone con disabilità interessate possono ricevere i servizi, le prestazioni e i supporti loro necessari.

13 novembre 2017