Fonte www.salute.gov.it - È disponibile sul sito del Ministero della Salute, l'Atto di Indirizzo per l'individuazione delle priorità politiche per l'anno 2018. Si legge nell'introduzione:

Il miglioramento dello stato complessivo della salute della popolazione, la risposta alle aspettative di salute e di assistenza sanitaria dei cittadini e l'assicurazione delle cure sanitarie a tutta la popolazione costituiscono gli indicatori in base ai quali il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano è considerato dall'Organizzazione mondiale della sanità uno dei primi in Europa e nel mondo.

Malgrado questo risultato lusinghiero, non possiamo negare che ci sia bisogno, sia a livello centrale che a livello periferico dell'organizzazione sanitaria nazionale, di tutta una serie di interventi, sui quali esiste un sostanziale consenso da parte delle realtà politiche ed istituzionali. Gli interventi strutturali di cui sembra esserci più urgente necessità appaiono i seguenti:

- un efficientamento complessivo dei processi organizzativi e di erogazione dei servizi, connesso sia a revisioni e ristrutturazioni delle reti assistenziali regionali, sia a modalità nuove di erogazione dei servizi all'interno dei singoli presidi ospedalieri e territoriali ed ai rapporti intercorrenti tra questi;

- una maggiore appropriatezza dei setting assistenziali, intendendo come appropriatezza quella componente della qualità assistenziale che fa riferimento a validità tecnico-scientifica, accettabilità e pertinenza (rispetto a persone, circostanza e luogo, stato corrente delle conoscenze tecnico-scientifiche) delle prestazioni sanitarie;

- l'introduzione di più Information and Communications Technology (ICT) in sanità, nel senso di diminuire l'importanza della discrezionalità nei meccanismi decisionali concernenti l'acquisizione di nuove tecnologie ed il rinnovo delle stesse, aumentando di converso la partecipazione delle categorie professionali e dei criteri scientifici più aggiornati;

- la definizione di nuove modalità di pricing dei farmaci innovativi e nuove regole per discriminare puntualmente ciò che è innovativo da ciò che non lo è, a partire dalla validità e della condivisibilità della scelta effettuata dal legislatore nel corso degli anni, di realizzare un sistema farmaceutico a carattere monopsonico;

- la opportunità di leggere con occhi nuovi il sistema sanitario, intendendo la sanità come un elemento non più di costo ma di investimento, ovvero come uno strumento per la produzione di ricchezza (tangible e intangible) e per contribuire in maniera determinante al benessere sociale ed allo sviluppo economico e non solo del nostro paese.

In questo senso, occorre ribadire che la promozione della salute è un fattore determinante per il benessere della persona, per la qualità della vita ma anche per la sostenibilità del sistema sanitario, e pertanto occorrerà coniugare contemporaneamente diversi elementi in apparenza disomogenei, ma che insieme, nella loro complessità, contribuiscono a qualificare i processi di erogazione dei servizi sanitari (tra gli altri, la sicurezza dell'alimentazione e della ristorazione collettiva, la prevenzione e la protezione dei bambini dalle malattie infettive, da giochi e prodotti pericolosi, e dei giovani da stili di vita ed abitudini dannose, la prevenzione, la diagnosi precoce, la cura e la riabilitazione delle malattie, la prevenzione degli incidenti a casa, al lavoro, in strada e nel tempo libero).

A complicare le problematiche del quadro complessivo, continueranno in futuro, con ogni probabilità, gli importanti movimenti migratori in atto da tempo, sia in funzione di eventi bellici che di altro, e di conseguenza l'Amministrazione sanitaria centrale verrà coinvolta a diversi livelli (Uffici centrali e periferici, nuovo piano di prevenzione vaccinale, campagne informative connesse), sia in ottemperanza alle linee operative definite a livello della Comunità Europea, sia a sostegno di eventuali ulteriori iniziative stabilite a livello governativo.

Per conseguire questi e gli altri obiettivi meglio descritti nelle schede allegate, occorre comunque realizzare un importante recupero di efficienza e di crescita della qualità dei servizi. In questa direzione dal dibattito in corso emerge un forte consenso nella condivisione della necessità di un ritorno a un sistema sanitario unitario e a un rinnovato e forte ruolo di indirizzo e controllo degli organi centrali, anche per monitorare l'andamento delle numerose realizzazioni in corso sul territorio nazionale, quali ad esempio, il Patto per la salute, i nuovi Livelli essenziali di assistenza, il Piano anticorruzione sottoscritto con l' Autorità Nazionale Anticorruzione, il Piano cronicità, il riordino della rete ospedaliera, lo sblocco delle assunzioni, la centralizzazione degli acquisti e la scomparsa della politica fondata sui tagli lineari.

Questa è la prima vera sfida da vincere per rendere il Ssn sostenibile anche in futuro, ovvero, in altri termini, per realizzare una riqualificazione della spesa sanitaria, senza dimenticare che l'aumento dell'efficienza nell'uso delle risorse è strettamente connesso con la crescita degli investimenti e quindi ad una conferma del ruolo di volano economico del Servizio Sanitario Nazionale, ruolo ancora necessario ed importante, considerato il momento di ripresa economica in avvio.

Questi obiettivi strategici della politica sanitaria del prossimo triennio, in termini di opportunità e vincoli, come illustrato nel prosieguo, andranno a incidere sulle seguenti macroaree:

1. prevenzione;

2. comunicazione;

3. politiche in materia di ricerca sanitaria;

4. politiche sanitarie internazionali;

5. promozione della qualità e dell'appropriatezza dell'assistenza sanitaria;

6. sistema informativo e statistico sanitario;

7. dispositivi medici, stupefacenti e altri prodotti di interesse sanitario;

8. promozione della salute pubblica veterinaria e della sicurezza degli alimenti; 9. politiche per l'efficienza gestionale.

 Nel documento qui reperibile si dà specificamente conto delle linee di indirizzo per la costruzione degli obiettivi strategici per il 2018.

Per ulteriori informazioni www.salute.gov.it

3 ottobre 2017