Fonte www.superando.it - «È quanto meno necessario, nella nostra Regione, un cambiamento di rotta nelle politiche per le persone con disabilità, ancora oggi concepite su un modello assistenzialistico e medico, che non rispetta i princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (Legge 18/09 dello Stato Italiano), per approdare a un “modello campano” sulla disabilità, che metta al centro i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, puntando – così come avviene ad esempio in Sardegna” – verso progetti personalizzati di assistenza indiretta». Lo ha dichiarato Daniele Romano, riconfermato presidente della FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap*), rivolgendosi in particolare a Lucia Fortini, assessore regionale della Campania alle Politiche Sociali e alla Scuola e a Roberta Gaeta, assessore al Welfare del Comune di Napoli, durante la relazione con la quale ha aperto a Napoli il Congresso Regionale della Federazione.

«Per cambiare il sistema attuale – ha aggiunto Romano – oltre a una riconversione delle risorse dal sanitario al sociale (la Regione Campania impiega oggi circa 300 milioni di euro in servizi residenziali e semiresidenziali in RSA-Residenze Sanitarie Assistite), c’è la necessità anche di formare sul tema dei diritti gli operatori che si interfacciano con il mondo della disabilità. Né bastano in tal senso quanto spendono gli Enti Locali per la disabilità: i Comuni campani devono investire ben di più e in maniera appropriata».

Come segnalato, il Congresso è stato aperto in mattinata dall’iniziativa denominata 30 anni di lotte per i nostri diritti, voluta appunto per festeggiare il trentennale della FISH Campania, fondata il 5 dicembre 1986 come Federhand e divenuta in seguito Federhand/FISH Campania.

Si tratta, vale la pena ricordarlo, di una delle prime Federazione regionali di Associazioni di persone con disabilità, la prima del Mezzogiorno d’Italia, cui aderiscono oggi ben ventisei organizzazioni, impegnate per la tutela dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Dopo gli interventi, quindi, delle citate Lucia Fortini e Roberta Gaeta, hanno preso la parola – moderati da Marina Scappaticci – Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH, il deputato Marco Di Lello e Donatella Chiodo, presidente della Mostra d’Oltremare.

Successivamente è stata la volta della testimonianza di alcuni protagonisti diretta della fondazione di Federhand, vale a dire Giampiero Griffo, Silvana Piscopo, Vitaliano Ferrajolo, Lucia Valenzi e Mario Estate, che hanno tratteggiato la storia del movimento campano delle persone con disabilità, fino alla nascita della Federazione, basata su un primo nucleo di sedici Associazioni.

Durante questa sessione – conclusa da Pietro Barbieri, già a lungo presidente nazionale della FISH e oggi portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, che ha ricostruito la storia della nascita della Federazione a livello nazionale – sono state anche proiettate una serie di immagini “storiche” degli Anni Ottanta, ciò che ha regalato grandi emozioni a tutti i presenti. Infine, prima dei lavori congressuali del pomeriggio, per il rinnovo delle cariche sociali (se ne veda l’esito nel box in calce), sono intervenuti Angelo Cerracchio dell’Anffas Campania (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), che ha illustrato la condizione attuale delle persone con disabilità nella Regione, Marco Espa e Francesca Palmas dell’ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), che si sono soffermati sul cosiddetto “modello Sardegna”, basato sui piani personalizzati e coprogettati, riguardanti le persone con disabilità dell’Isola e che oggi investe circa 150 milioni di euro all’anno.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: federhand.fishcampania@gmail.com

*Cui Anffas Onlus aderisce

17 gennaio 2017