Fonte www.superabile.it e www.lastampa.it - Si chiama “Insuperabili” Onlus, è una Scuola di Calcio per persone con disabilità, nata da un’idea di due giovani ex bancari torinesi. Ora ha sedi in diverse città italiane e circa 300 allievi, la metà dei quali a Torino.

Ma da poco tempo “Insuperabili” è, nella città di Gianduia, anche un Negozio di abbigliamento sportivo, che porta lo stesso nome della Scuola di Calcio, in cui lavorano i primi quattro allievi con disabilità della Scuola di Calcio e, a turno, gli altri ragazzi che ora la frequentano. La Onlus è entrata a far parte della “Reset Academy”, un Progetto nato per diffondere il gioco del calcio tra i giovani, di cui è Presidente onorario Marcello Lippi, e può contare su testimonial di vaglia come Giorgio Chiellini, prestigioso difensore della Juventus e della Nazionale.

Molti anni fa non era insolito, andando a vedere un film, trovare riportata nei titoli di coda la seguente espressione: “da un’idea di Cesare Zavattini”. Dalle idee di questo insuperabile scrittore, poeta, giornalista, commediografo e sceneggiatore italiano sono nati molti dei film più belli mai prodotti nel nostro Paese: da “Quattro passi fra le nuvole” a “Sciuscià”, da “Ladri di biciclette” a “Ieri, Oggi e Domani”; da “I Girasoli” a “Lo chiameremo Andrea” e via proiettando. Ed è proprio da un’idea come quelle di Zavattini, visionarie ma capaci di diventare reali davanti agli occhi degli spettatori; immaginifiche, ma dotate della forza che poteva, volendolo, trasformarle in qualcosa di vero, e soprattutto possibile, che è nato il soggetto della storia che vogliamo raccontare.

Non si tratta della storia di una persona, ma di un Progetto globale, anche se tutto parte proprio da una singola storia. Quella di una persona con disabilità, un’amica, con Sindrome di Down, per la quale Davide Leonardi ed Ezio Grosso, due ex bancari torinesi, si mettono un giorno a cercare una Scuola di Calcio nella quale la ragazza possa praticare lo sport che ama. Impresa complicata, difficile e purtroppo senza risultato. Da questo insuccesso ecco nascere allora un’idea “alla Zavattini”: Perché non crearne una, dove le persone disabili possano vivere e praticare lo sport del calcio in piena libertà e autonomia?

Ed è così che è nata, nel 2012, “Insuperabili”, con la mission di promuovere Scuole Calcio per minori e adulti con disabilità relazionali, cognitive, fisico-motorie o comportamentali.

Il Progetto “Insuperabili” – che è poi diventata una Onlus di cui Davide Leonardi è il Presidente - è rivolto al calcio giovanile e propone un nuovo modello d’insegnamento basato sul rispetto di un corretto stile di vita, di gioco e di apprendimento. Da persone con disabilità a “Insuperabili”

L’avventura è iniziata con quattro ragazzi: Nicolas, Simone, Andrea e Davide, età dai 23 ai 28 anni, che hanno iniziato – grazie alla volontà ed alla forza di Davide Leonardi ed Ezio Grosso - i primi allenamenti sui campi della Società Calcistica Grugliasco.

«All’inizio avevamo solo quattro ragazzi», racconta Leonardi – ma da allora il Progetto è cresciuto e oggi sono circa 150 i tesserati, solo a Torino. L’anno scorso gli “Insuperabili” sono entrati a far parte della Reset Academy, l’Accademia dei giovani calciatori il cui Presidente onorario è Marcello Lippi. Ma non solo. La Scuola di Calcio ha aperto altre sedi, in dieci città italiane; da Lecce a Genova e in totale i tesserati sono diventati adesso circa 300, dai 5 ai 60 anni. Poi ancora un altro passo importante: a Torino, in via Montevideo 6, a pochi passi dal polo economico dell’Università degli Studi, grazie anche alla collaborazione con la pagina Facebook «Che Fatica La Vita Da Bomber» - “Insuperabili” ha aperto il suo primo Negozio di abbigliamento sportivo, con lo stesso nome della Scuola di Calcio, impiegando come commessi proprio i primi quattro «Insuperabili» e anche, a turno, tutti gli altri ragazzi della Scuola.

L’idea è duplice: da una parte auto-finanziare l’attività della Scuola di Calcio, dall’altra impiegare i ragazzi con disabilità in esperienze lavorative a diretto contatto con la clientela. In sintesi: imparare a praticare uno sport come il calcio che è correttezza e rispetto dell’avversario, insieme a corretti stili di vita. Imparare il gioco di squadra che è contare sulle proprie forze, ma anche su quelle dei compagni, così che i ragazzi (e gli adulti), diventati “Insuperabili”, acquistino autostima e comprendano che la differenza può essere una forza e non una debolezza e che non ci si deve vergognare di possederla. Da disabili a “Insuperabili”, dunque. E allora: che il film abbia inizio.

13 dicembre 2016