logo del difensore civico di milanoDopo le difficoltà degli ultimi giorni provocate dalla Legge Finanziaria 2010, le cui disposizioni prevedevano la soppressione del Difensore Civico negli Enti Locali, un decreto legge del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio ha stabilito che tale decreto entrerà in vigore solo a partire dal 1 gennaio 2011, con efficacia dalla fine dei mandati consiliari. - T ratto dal sito personecondisabilità

" Il Consiglio comunale è pertanto pronto a eleggere il nuovo Difensore Civico di Milano che resterà in carica per tutto il 2010 - dichiara Manfredi Palmeri, presidente del Consiglio Comunale secondo quanto si legge sul Comunicato Stampa inviato dal Comune di Milano il giorno 15 gennaio 2010 - lunedì prossimo depositerò la relativa delibera di iniziativa consiliare , di cui sono firmatario, per poter dare continuità alla difesa civica nel rispetto delle leggi e nell'interesse dei milanesi".
La settimana prossima, inoltre il presidente incontrerà la Direzione Generale del Comune di Milano "per definire le modalità che garantiscono la piena funzionalità degli uffici del Difensore Civico"
"Ora bisogna guardare al futuro - commenta Alessandro Barbetta, Ombudsman della città secondo quanto si legge nel comunicato del 18 gennaio 2010 - ed evitare che l'anno e mezzo che il decreto legge ci mette davanti sia gestito come se fosse il tempo di una mera pre-agonia della difesa civica comunale. Il Comune di Milano ha di fronte una netta alternativa come tutti gli altri comuni italiani, ma con maggiore responsabilità per il ruolo che la città ha nel Paese e per il ruolo che il Comune di Milano ha da sempre nel movimento delle autonomie locali. La prima via è quella di impegnarsi a favore dello sviluppo e del consolidamento della difesa civica comunale, specie nelle grandi città, ponendosi alla guida della realizzazione di questo obiettivo, anche sulla base della propria esperienza di difesa civica, riconosciuta nella realtà metropolitana milanese, nel Paese e a livello internazionale. La seconda via è quella di rinunciare ad un ruolo attivo in tal senso ed estraniarsi quindi dal processo innovativo che, anche sulla difesa civica, può aprirsi nell'ambito della messa a punto del Codice delle Autonomie, sul quale a breve riprenderà il confronto Governo-ANCI nell'iter parlamentare di approvazione del ddl Calderoni".
LEDHA si è spesa in prima persona in questa battaglia lanciando una petizione l'8 gennaio 2010 "Salviamo il Difensore Civico Metropolitano" che in pochi giorni ha raccolto più di mille adesioni.
"Siamo soddisfatti della decisione del Consiglio Comunale - dichiara Fulvio Santagostini, Presidente LEDHA - ci auguriamo ora che alla fine della proroga la figura del Difensore Civico venga riconfermata. Con la soppressione dei Difensori Civici, di fatto i cittadini verrebbero privati di uno dei pochi strumenti a loro disposizione per vedere tutelati i propri diritti. Invitiamo pertanto a continuare la sottoscrizione della petizione lanciata da LEDHA sul sito www.ledha.it"

18 gennaio 2010

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