Quotidianosanita.it - Approvati dalla giunta regionale della Liguria, su proposta della vicepresidente e assessore regionale alle Politiche sociosanitarie Sonia Viale, gli indirizzi operativi dei progetti per la Vita indipendente di persone con disabilità. “Con i nuovi indirizzi – spiega la vicepresidente Viale in una nota – diamo omogeneità sul territorio e quindi garanzia di parità di accesso alle persone con disabilità a tutti gli strumenti, economici e di accompagnamento in percorsi professionali, per conquistare una sempre maggiore indipendenza attraverso un lavoro e la possibilità di poter vivere in una sede protetta ma in autonomia”.

Tra gli interventi finanziabili per la vita indipendente: l’assunzione di un assistente familiare o personale con contratto di collaborazione domestica; servizi educativi da parte di associazioni ed enti iscritti nei registri regionali; acquisto di domotica e ausili; interventi per l’abbattimento di barriere architettoniche all’interno dell’abitazione; sostegno nelle spese per l’alloggio; servizi di trasporto; interventi per l’inclusione sociale attraverso lo sport o attività ricreative.

“Crediamo che dall’integrazione delle Politiche sociali e sanitarie si possano raggiungere obiettivi importanti per il miglioramento della qualità della vita per le fasce di popolazione più fragili e svantaggiate” commenta la vicepresidente Viale.

Rientra nelle misure finanziabili con il contributo del Progetto di vita indipendente anche l’assunzione di un familiare, fino al terzo grado di parentela, come assistente personale nel caso delle persone con disabilità con accompagnamento. “La misura – ha dichiarato la vicepresidente Viale – rappresenta una novità che avrà una ricaduta positiva per il miglioramento della vita delle persone con disabilità, andando incontro alle richieste emerse durante la ricognizione sul territorio”.

Il contributo, spiega la Regione, “è subordinato a un esame preventivo delle domande da parte del distretto sociosanitario di competenza” e pari a “1.200 euro mensili, a cui può aggiungersi un valore massimo annuale una tantum di 7.500 per ogni beneficiario nel caso di interventi per l’acquisto di ausili - non previsti dal sistema sanitario nazionale -, domotica e abbattimento barriere architettoniche all’interno dell’alloggio dove vive la persona con disabilità”.

 

21 novembre 2016