Radioarticolo1 - Nella puntata di lunedì 17 ottobre ai microfoni di Elleesse, su Radioarticolo1, sono intervenuti il Presidente Roberto Speziale e Vicenzo Falabella, Presidente della FIsh*, per parlare di due leggii: della sul c.d. Dopo di Noi e della proposta di legge  sull’adozione e l’utilizzo di sistemi di video sorveglianza in asili nido, scuole dell’infanzia e in strutture sanitarie e sociosanitarie a carattere residenziale o semiresidenziale che ospitano persone anziane o con disabilità.

Sono orami passati quasi 4 mesi dall'entrata in vigore della c.d. legge "dopo di Noi", ma ancora mancano i decreti attuativi per farla partire. La legge, pubblicata in Gazzetta il 24 giugno scorso,aveva dato speranze a centinaia di migliaia di persone con disabilità e loro familiari. La speranza era quella di poter vedere attuate, finalmente, risposte concrete alle necessità di de-istituzionalizzazione, di vita indipendente e all’abitare in autonomia, cioè del cosiddetto “durante e dopo di noi”. Dopo quattro mesi però, tutto tace. L'appello delle associazioni è a fare presto (prima fra tutte l'Anffas). 

Il Presidente Roberto Speziale, ai microfoni, ribadisce la presa di posizione forte dell'Anffas (Associazione Nazionale delle famiglie e delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale). "Ad ottobre non c'è ancora nessun decreto attuativo - sottilinea il Presidente Speziale -. La legge è stata annunciata dal Governo, ma senza decreti attuativi è inutile. Senza i decreti la legge è come se non esistesse. Non si perda tempo". Commenta Speziale: "Dovremmo iniziare a parlare di presa in carico culturale e continuativa di tutti i bisogni delle persone con disabilità e le loro famiglie, e non di specifiche leggi che si occupano di situazioni d'emergenza. Bisogna cominciare a ragionare su politiche di welfare di sistema. Tutti i cittadini che si trovano in condizion di disabilità avrebbero i giusti supporti nei loro contesti. Al momento non è così. Noi viviamo in una situazione in cui da qui a 16 anni, tra i 160 e 200 mila persone con disabilità rimarranno orfane e prive di sostegno. Se non si mettono in atto i provvedimenti della legge, queste persone non avranno nessun'altra speranza se non quella di continuare a essere rinchiuse in istituti. Bisogna iniziare seriamente a muoversi per l'attuazione della legge garantendo ad ognuno la possibilità di scegliere dove, come e con chi progettare durante noi, un dopo di noi che garantisca la migliore qualità di vita. Al momento tutto questo non è possibile perché la legge non produce alcun effetto".

Il Presidente continua: "Questa è una legge che prevede anche agevolazioni fiscali per garantire riscorse economiche con le quali finanziare il dopo di noi e contribuire al percorso di cotruzione di un progetto per contribuire anche al durante. Per evitare speculazioni si rende necessario accompagnare la legge con un'adeguata campagna di informazione per le famiglie e così progettare un sereno dopo di noi. L'Anffas sta sollecitando questo. E' difficile che prima di novembre si mettano a lavorare, con queste tempistiche si potranno vedere i primi movimenti nel primo trimestre 2017 e ciò causa un danno per le persone con disabilità che attendono di capire come poter rispondere alle loro esigenze".

Quello dell’installazione delle telecamere di videosorveglianza nelle scuole è un altro tema affrontato dalla trasmissione Elleesse, un argomento che da sempre divide gli italiani. Infatti, c’è chi vorrebbe che le telecamere siano presenti in tutte le scuole d’infanzia e negli asili nido, così da rilevare tempestivamente eventuali casi di abuso, e chi è convinto che questa novità possa violare la privacy di studenti e insegnanti. In questi giorni in Parlamento è stata presentata un’importante proposta di legge che andrà ad introdurre delle nuove norme per l’installazione di impianti di videosorveglianza. Qualora questa legge venisse approvata le scuole d’infanzia e gli asili nido si trasformerebbero in una sorta di “Grande Fratello”. 

Il giudizio di Anffas e della FIsh (Federazione Per Il Superamento Dell'Handicap Onlus) è perentorio. Speziale rispondendo ai microfoni di Ellleesse afferma: "Il testo offre come soluzione la videosorveglianza. Va ristrutturata la base, le cause scatenanti che portano queste persone ad assumere comportamenti così sbagliati e capire come sostenerli ma soprattutto tutte le strutture dovrebbero essere sempre accessibili [...]. Chi vive all'interno non si deve chiudere. Bisogna quindi agire su più fronti. Analizzare le cause che portano le persone ad assumere comportamenti violenti, chiudere le strutture segreganti e istituzionalizzanti, e garantire che i familiari possano accedere liberamente nelle strutture senza alcun preavviso". 

Nel testo della proposta di legge non c'è indicazione in merito alla copertura economicaSiamo in prossimità della prossima Legge di Bilancio e il Premier Renzi, in occasione della Conferenza Nazionale per le politiche della Disabilità di Firenze, ha annunciato che nella legge di stabilità si riuscirà ad aumentare il fondo per la non autosufficienza. La speranza del Presidente Speziale è che tale impegno venga mantenuto mentre Falabella, Presidente della FIsh, parla di preoccupazione culturale per l'approvazione. Le soluzioni proposte dalla FIsh sono formazione personale e accesso incondizionalto alle strutture. Secondo Falabella bisogna investire risorse per migliorare un sistema che oggin non funzionale. La FIsh - conclude Falabella - è pronta ad ogni confronto per abolire gli istituti ed evitare la segregazione per ridare dignità ai cittadini con disabilità di questo paese. 

 

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Federazione Per Il Superamento Dell'Handicap cui Anffas Onlus aderisce

 

18 ottobre 2016