Inclusion Europe - “I nostri principi fondanti sono il rispetto, la solidarietà e l'inclusione. Sono le linee guida per come dovremmo reagire. Inclusion Europe è un’associazione europea, che raggruppa membri provenienti da 39 paesi e con proprie modalità di ingresso per i nuovi membri provenienti da altri paesi”. Afferma Maureen Piggot, Presidente di Inclusion Europe*, in un messaggio diramato per rassicurare i membri dell’organizzazione a seguito dell’esito referendario sulla Brexit.

“La solidarietà e il valore d’unione in una causa comune sono ancora più necessari in quanto le strutture governative formali di coordinamento sono distaccate. Il Brexit significherà cambiamento, alcuni dei quali non possiamo prevedere”.

Prosegue Maureen Piggot.“Come separazione va negoziata e i risultati ottenuti per garantire i diritti delle persone con disabilità intellettiva in Europa devono salvaguardati. Dobbiamo fare in modo che l'Europa, nel suo complesso, continui ad affrontare i propri diritti e le questioni relative all’inclusione, come ad esempio la segregazione e l’istituzionalizzazione. La nostra aspirazione è rendere questa regione il faro per il mondo nel campo dei diritti per le persone con disabilità e fare in modo che il supporto non arretri".

"Due cose hanno resistito in questa settimana epocale. Auto-rappresentanti, familiari e colleghi di lavoro del Regno Unito sono rimasti in contatto per esprimere il loro personale senso di perdita, la loro fedeltà a Inclusion Europe e la ricerca di rassicurazione a continuare a cooperare e mantenersi in contatto con gli amici e i colleghi di tutta Europa. Il Forum Europeo della Disabilità sta progettando di coordinare le ONG europee accanto ai loro membri nel Regno Unito al fine di garantire alle persone con disabilità un punto di ascolto nei negoziati intergovernativi. A livello nazionale, in tutti gli Stati membri, il messaggio che deve passare deve essere rinforzato perché le persone con disabilità non devono soffrire per l'incertezza e i cambiamenti nelle relazioni formali. La campagna referendaria è stata amara e controversa. Abbiamo un ruolo da svolgere che consiste nel contrastare le conseguenze negative dell’esito referendario. Abbiamo esempi interessanti di come le differenze possono essere accolte e quali conquiste personali e sociali ne possono derivare. Siamo in grado di essere un esempio per la società più ampia in materia di rispetto, solidarietà e inclusione”.

 

di cui anche Anffas Onlus è membro

05 luglio 2016