corriere.it - Spigliati, coraggiosi, intraprendenti, con un forte senso della giustizia. Anche se Milko è sordo, Pietro è in carrozzina, Teresina ha la sindrome di Down e si sente prigioniera del suo corpo un po’ impacciato. Poi c’è Marietta, che non è disabile, e ha il dono di leggere nel pensiero. Sono i quattro protagonisti di “Four Energy Heroes”, un fumetto le cui avventure - che potranno essere seguite online sul sito www.fourenergyheroes.it - sono sì frutto di fantasia ma dove i protagonisti sono ispirati a persone in carne e ossa.

Una storia di inclusione

Si tratta di quattro allievi dell’accademia di spettacolo “L’Arte nel Cuore” di Roma, l’unica scuola professionale di musica, teatro e danza per ragazzi disabili e non ad avere un partner istituzionale d’eccezione: l’Oréal Italia. Dieci tavole a colori nel cui numero di lancio compaiono anche altri personaggi minori come Marco Autistick, Sandro Ritardino, Jexi Normodotina, l’ispettore Bobbi, gli agenti Genny e Roby e Sberla, il loro cane poliziotto. Tutti uniti nell’aiutare il prossimo. Il fumetto, prodotto da “L’Arte nel Cuore onlus”, disegnato da Vincenzo Lomanto e sceneggiato dall’autore per il cinema e la tv Luigi Spagnol insieme ad Valeria Antonucci, un’allieva dell’accademia con la sindrome di Asperger con spiccate doti di scrittura creativa, nasce da un’idea della scuola che - con i suoi 150 allievi, oltre 20 corsi tra recitazione, musica, danza, canto, dj, trucco - rappresenta l’unico progetto italiano di formazione artistica integrata per ragazzi disabili e non in grado di offrire loro una concreta possibilità di inserimento professionale.

Scuola d’arte, palestra di vita

La storia di “Four Energy Heroes” è semplice: un giorno, camminando insieme nel parco, una scossa improvvisa cambierà per sempre le vite dei quattro amici, trasformandoli in supereroi. L’obiettivo? Utilizzare un mezzo potente e incisivo come il fumetto per comunicare con i giovani, per raccontare l’inclusione sociale e la ricchezza della diversità. «Grazie al rafforzamento della partnership con L’Oréal - ha commentato Daniela Alleruzzo, fondatrice e presidente di “L’Arte nel Cuore” - siamo in grado di dare nuovo impulso alla sfida alla disabilità, lanciata 10 anni fa, con progetti mirati che vanno nella direzione dell’integrazione e dell’abbattimento delle barriere del pregiudizio. Rappresentare la disabilità come valore aggiunto, come una risorsa, è l’unica chiave di volta in grado di imprimere un cambiamento culturale al Paese in questa battaglia di civiltà».

Prossimi appuntamenti

E dopo la parentesi fumettistica, i prossimi appuntamenti con i ragazzi dell’accademia sono il 14 giugno al Teatro Vascello di Roma, con lo spettacolo di fine anno “Prega e scappa!”, e il 23 giugno al Teatro Brancaccio con “Zia Antonia, zio Peppino e la malafemmina”. L’Oréal Italia collabora da diversi anni con l’associazione e l’anno scorso ha ospitato gli spettacoli dei ragazzi dell’accademia nelle proprie sedi con l’obiettivo di sensibilizzare i propri collaboratori al tema della disabilità. Inoltre, da due anni, organizza un corso di formazione per neo-assunti finalizzato all’apprendimento della resilienza, cioè la capacità di affrontare i momenti difficili con coraggio e determinazione, i cui insegnanti sono i ragazzi con disabilità fisica o intellettiva di “L’Arte nel Cuore” insieme a un coach professionista.

 

10 maggio 2016