Fonte www.superando.it - «All’emergenza già ben nota dei servizi sociali e sanitari riguardanti le persone con disabilità, per i quali già da tempo chiediamo un intervento straordinario, si aggiunge ora quella derivante dalla “soppressione” delle Province le cui competenze istituzionali devono essere redistribuite. L’indeterminatezza dei provvedimenti da emanare preoccupa i genitori dei circa mille alunni con disabilità sensoriale che fruiscono del sostegno di assistenti educativi e della comunicazione, un supporto essenziale per i ragazzi sordi, non vedenti o ipovedenti, e preoccupa i numerosi studenti con disabilità delle scuole superiori, che fruiscono di servizi strumentali e temono il ripresentarsi di difficoltà già vissute».

Lo dichiara Flavio Savoldi, presidente della FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap*), in una lattera indirizzata al presidente della Regione Luca Zaia, con la quale torna a sollevare il tema “caldo” in tante Regioni del nostro Paese, conseguente all’entrata in vigore della Legge 56/14 (Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni), la cosiddetta “Legge Delrio”, che sta notevolmente modificando l’assetto istituzionale, rischiando, nello specifico, di creare gravi disagi a tanti studenti con disabilità.

A tal proposito Savoldi ricorda anche il recente incontro della FISH Nazionale con il Governo voluto appunto per chiedere di sciogliere urgentemente il nodo della destinazione delle competenze sull’assistenza scolastica e il trasporto degli alunni, che il “vecchio” Decreto Legislativo 112/98 aveva appunto assegnato alle Province.

«Che venga insomma chiarito subito – scrive Savoldi – se tali servizi saranno in capo ai Comuni, alle Città Metropolitane o alle Regioni». «Il diritto allo studio – aggiunge – non può essere messo in discussione, i servizi non possono essere soppressi, lo stato di ansiosa incertezza che sfinisce le famiglie deve cessare».

«Per questo – conclude il Presidente della FISH Veneto, rivolgendosi direttamente al Presidente della Regione – le chiediamo di dichiarare che la Regione Veneto interverrà, se necessario, per tutelare alunni, studenti e famiglie e per garantire la continuità dei servizi; e che in attesa della definizione delle nuove competenze, la Regione stessa farà in modo di assicurare la copertura dei costi con le risorse finanziarie del Bilancio 2015, che a giorni approderà in Consiglio Regionale».

In ogni caso, la FISH Veneto, conclude la lettera, intende «tutelare con la propria azione i diritti inviolabili degli alunni e degli studenti, unitamente alle organizzazioni delle persone sorde, cieche e ipovedenti». 

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17 febbraio 2015