Dalla newsletter VenetoSociale

"La realizzazione dei progetti di "Vita Indipendente" rappresenta passi sostanziali per l'attuazione del diritto di cittadinanza delle persone con disabilità. Nel 2007 nel Veneto sono stati compiuti 920 interventi di questo tipo che pongono la nostra regione all'avanguardia a livello nazionale nel favorire l'autonomia delle persone con disabilità fisico-motoria grave e aiutarle a gestire la vita quotidiana con l'aiuto di assistenti personali&rdquo ;. Lo afferma Stefano Valdegamberi, Assessore regionale alle politiche sociali, in relazione ad un provvedimento adottato dalla Giunta veneta su sua proposta e che fornisce alle Aziende ULSS indicazioni e precisazioni per la definizione dei progetti individuali di vita indipendente, come prevista dalla legge 104 del 1992.
Per Vita Indipendente si intende la possibilità per una persona con disabilità fisico motoria grave di poter vivere senza dover ricorrere al ricovero in struttura, di poter prendere decisioni sulla propria vita. I destinatari del progetto di Vita Indipendente sono esclusivamente le persone con capacità di agire e di esprimere coscientemente la propria volontà di rimanere nel proprio domicilio, con disabilità fisico-motoria, in possesso della certificazi one di gravità e che intendono realizzare il proprio progetto di vita individuale, finalizzato a garantire alla persona con disabilità la conduzione di una normale vita personale e familiare.
Il provvedimento regionale ha preso atto del decreto del Presidente della Repubblica con cui si è accolto il ricorso presentato da una persona anziana e concernente il diritto a usufruire di progetti di vita indipendente per persone in età superiori ai 64 anni d'età.
Inoltre, il provvedimento stabilisce che per la realizzazione di questi progetti, in casi particolari, l'UVMD (Unità Valutazione Multidimensionale Distrettuale), valutata la situazione personale e familiare della persona con disabilità grave e tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi del progetto individuale potrà prevedere anche l'assunzione da parte del disabile (che diventa a tutti gli effetti datore di lavoro) di familiari come assistenti regolarmente assunti, familiari che dovranno essere in età lavorativa e senza alcun tipo di lavoro a tempo pieno.
"In questo specifico ambito – spiega Valdegamberi - abbiamo dimostrato in questi anni la capacità di costruire un modello veneto che ha puntato alla realizzazione a livello locale di un sistema integrato di servizi sociali, sociosanitari e sanitari rivolti alle persone con disabilità. Dal 2003 al 2007 la Regione Veneto ha assegnato 25,5 milioni di contributi e realizzato oltre 3.000 progetti denominati "Vita Indipendente".
Il provvedimento è consultabile nel portale Venetosociale.