Si è fatto molto parlare sulle ultime iniziative del governo per contrastare la situazione di povertà in cui riversano ormai troppe famiglie ed anziani. È stata introdotta, con la legge finanziaria, la Carta Acquisti, meglio conosciuta come Social Card, una sorta di carta di credito pre-pagata che il governo provvederà a "caricare" ogni due mesi con 80 euro spendibili per acquisti alimentari e per il pagamento di bollette di luce e gas. Da poco, invece, il governo ha stabilito, con decreto legge, l'erogazione di un bonus che elargirà – una sola volta - tra i 200 ed i 1000 euro per nucleo familiare che abbia un reddito complessivo sotto una determinata soglia (di povertà, aggiungiamo noi). Due approcci diversi per contrastare l'indigenza e per questo motivo cumulabili.

Non si tratta di provvidenze rivolte espressamente alle persone con disabilità e, quando se ne fa riferimento (nel bonus), l' interpretazione di disabilità è fortemente restrittiva. A questo si aggiunge il fatto che siano state divulgate quasi contemporaneamente, il che ha contribuito a generare confusione, principalmente sulla loro natura giuridica e politica che differisce considerevolmente. Infatti, la social card è rivolta ai cittadini a basso reddito con almeno 65 anni di età ed ai genitori di figli di età inferiore a 3 anni . È un contributo meramente economico, ad integrazione del reddito e con carattere di continuità nel tempo. Il bonus , invece, è rivolto alle famiglie, lavoratori pensionati e non autosufficienza che non raggiungono determinate fasce di reddito, non è una misura integrativa del reddito data la sua natura "straordinaria", motivo per cui sarà erogata una sola volta.


SOCIAL CARD (art.81 Decreto legge n. 112/2008 convertito dalla legge 133/2008)
Attiva da ottobre 2008, si tratta in sostanza di un buono mensile di 40 euro utilizzabile per spese alimentari, di luce e gas e dà inoltre accesso ad uno sconto del 5% presso gli esercizi commerciali convenzionati.

Chi ne ha diritto?

Famiglie che si trovino nelle seguenti condizioni:
• avere figli sotto i 3 anni, cittadini italiani e residenti in Italia (nel caso di più figli sotto i tre anni, gli accrediti si sommano);
• essere proprietari di una sola casa di abitazione;
• essere titolari di una sola utenza elettrica a uso domestico e del gas;
• essere proprietari al massimo due autoveicoli
• disporre di meno di 15000 euro di risparmi in Banca, in Posta etc.
• disporre della certificazione ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) della situazione economica complessiva fino a 6000 euro.

Anziani che si trovino nelle seguenti condizioni:
• essere cittadini italiani residenti in Italia;
• se con un'età tra i 65 e 69 anni, disporre di redditi o trattamenti pensionistici fino a 6000 euro all'anno;
• se con un'età pari o superiore a 70 anni e redditi e trattamenti pensionistici fino a 8000 euro all'anno
• con redditi personali tali da non comportare il pagamento di alcuna imposta;
• essere proprietari – da soli o insieme al coniuge – di una sola casa di abitazione;
• essere titolari – da soli o insieme al coniuge – di una sola utenza elettrica e di una sola utenza del gas;
• essere titolari – da soli o insieme al coniuge – di un solo autoveicolo;
• disporre di meno di 15000 euro di risparmi in Banca, in Posta etc. – da soli o insieme al coniuge;
• disporre della certificazione ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) della situazione economica complessiva familiare fino a 6000 euro.

Come ottenerla?

Il ministero delle Finanze invierà a casa dei potenziali interessati il modello da compilare e consegnare presso gli uffici postali abilitati, oltre al modulo, l'attestazione dell'Indicatore Situazione Economica Equivalente (ISEE) ed un documento di identità. Importante segnalare che nel calcolo dell'ISEE può essere fatta valere una maggiorazione di 0.5 per ogni componente con disabilità grave di cui all'art. 3.3 della legge 104/92 o con percentuale di invalidità superiore a 66.

La consegna della documentazione, se effettuata entro il 31 dicembre 2008, darà diritto ad accedere agli arretrati relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008. Tutti coloro che presenteranno la documentazione a partire dal 1 gennaio 2009 (sia perché non hanno avuto modo di andare prima sia perché non hanno ricevuto la lettera e hanno deciso di propria iniziativa di fare domanda), si vedranno accreditati solo i 40 euro mensili a partire dal mese di attivazione, senza, quindi il "bonus" dei 120 euro.

Coloro che ritengono di averne diritto ma non hanno ricevuto la notifica possono presentare spontaneamente la domanda compilando i moduli scaricabili dal sito internet del governo:
Il modulo per gli ultra65enni è disponile all'indirizzo:
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/carta_acquisti/Moduloanziani.pdf
Quello per i nuclei familiari con minori di tre anni:
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/carta_acquisti/Modulobambini.pdf


BONUS FAMIGLIE, LAVORATORI PENSIONATI E NON-AUTOSUFFICIENZA (Decreto Legge 185/2008 pubblicato in G.U. il 29 novembre, in attesa di essere convertito in legge dal Parlamento)

Se scomponiamo la platea degli aventi diritto nei tre micro gruppi vediamo che:
• per famiglia si intende il nucleo composto dal richiedente e, in caso, dal coniuge (on legalmente ed effettivamente separato), i figli (naturali, riconosciuti, adottivi, affidati ed affiliati) ed altri familiari solo se conviventi (genitori, generi, nuore, suoceri, fratelli e sorelle):
• per lavoratori pensionati si intende coloro che percepiscono la pensione di anzianità o vecchiaia e che abbiano un reddito inferiore ai 15 mila euro annui;
• per non autosufficienza si intende handicap come da articolo 3 della L. 104/92 e nel caso vi siano familiari fiscalmente a carico.

Cosa compone il reddito?

Non fa riferimento all'ISEE (a differenza della social card) ma alla somma dei redditi di tutto il nucleo familiare, escluse le provvidenze economiche per invalidità civile, cecità civile e sordomutismo. Nello specifico:
• redditi da lavoro dipendente;
• redditi assimilati a lavoro dipendente (es. contratti a progetto, lavori socialmente utili, ecc)
• lavoro autonomo occasionale svolto da soggetti a carico di chi richiede il bonus o del coniuge non a carico
• redditi fondiari ma soltanto se percepiti insieme agli altri redditi ammessi e, comunque, di importo non superiore a 2.500 euro.

Importante sapere che il bonus non dovrà essere dichiarato nella denuncia dei redditi.

A quanto ammonta il bonus?

nucleo con unico componente e reddito da pensione non superiore a 15 mila euro € 200
nucleo familiare di due persone e reddito non superiore a 17 mila euro € 300
nucleo familiare di tre persone e reddito non superiore a 17 mila euro € 450
nucleo familiare di quattro persone e reddito non superiore a 20 mila euro € 500
nucleo familiare di cinque persone e reddito non superiore a 20 mila euro € 600
nucleo familiare di oltre cinque persone e reddito non superiore a 22 mila euro € 1.000
nucleo familiare con componenti portatori di handicap e reddito non superiore a 35mila euro

BONUS MAGGIORATO
a € 1.000

Tra le numerose incongruenze, segnaliamo in particolar modo che non otterranno il bonus:
• le persone con disabilità grave, unici componenti del nucleo familiare, che lavorano;
• le persone con disabilità grave, unici componenti del nucleo familiare, che percepiscono una pensione (non da invalidità civile) che supera i 15.000 euro annui;
• i lavoratori autonomi, indipendentemente dal reddito, dalla composizione del nucleo e dalla presenza di un figlio a carico con handicap grave.

Ci siamo cimentati in una simulazione scaricabile qui nella speranza di riuscire, con una semplice tabella, a fugare i primi dubbi interpretativi, rimandando poi ad una simulazione interattiva on-line sviluppata da Handylex e che fornisce una risposta automatica.

Come presentare la domanda?
Coloro che faranno richiesta per usufruire del Bonus possono scegliere se riferirsi al reddito e alla composizione del nucleo familiare del 2007 o del 2008. Se si sceglie il 2007, il termine per presentare la domanda è il 31 gennaio 2009 (aggiornamento al 15 gennaio 2009: il termine è stato prorogato al 28 febbraio 2009); se si sceglie il 2008, il termine per presentare la domanda è il 31 marzo 2009.
La domanda può essere presentata al datore di lavoro utilizzando questo modulo oppure all' Agenzia delle Entrate utilizzando questo modulo.
Il pagamento è a cura del datore di lavoro il quale detrarrà la somma da erogare dalle ritenute e i contributi che paga mensilmente. Successivamente, il datore di lavoro comunicherà all'Agenzia delle Entrate i dati sui bonus versati. I pagamenti avverranno entro il mese di febbraio per i lavoratori dipendenti, entro il mese di marzo per i pensionati.
Chi rimane escluso può presentare una nuova domanda all'Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo, oppure far valere il beneficio in occasione della denuncia dei redditi del 2008. Per coloro che assumono a riferimento il nucleo familiare e i redditi 2008, il termine è il 31 marzo 2009. Il sostituto d'imposta pagherà il bonus entro aprile 2009 per i lavoratori ed entro maggio 2009 per i pensionati.
Se il bonus non viene erogato attraverso il sostituto, la domanda va presentata all'Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno a meno che non si tratti di contribuenti obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi, nel qual caso la domanda va anticipata alla presentazione della denuncia stessa.

Riflessioni
Tralasciando, per ora, un più ampio discorso in merito all'appropriatezza, sostenibilità ed efficacia di interventi come questi (che, lo ricordiamo, sono rivolti solo ai cittadini italiani), la prospettiva da cui le persone con disabilità guardano queste iniziative non è certo delle migliori. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad interventi spot, non strutturali, che davvero poco fanno per alleviare la condizione di chi vive sotto la soglia di povertà e che lasciano intendere un tentativo di de-responsabilizzazione del governo centrale rimandando una (probabilmente impopolare) rivisitazione generalizzata delle risposte per affrontare la crisi economica ad altri luoghi.
Non solo la reiterata monetarizzazione degli interventi, che assumono piuttosto un aspetto caritatevole, non si dimostra particolarmente efficace ma all'interno della stessa troviamo delle discriminazioni ingiustificabili, ad esempio nei confronti di persone con disabilità "single".

Per una lettura più approfondita in merito alle procedure burocratiche da espletare al sito www.Handylex.org dal quale abbiamo liberamente tratto alcune interpretazioni normative.

Per approfondire:

Comunicato della Fish
Pagina dell'Agenzia delle Entrate dedicata al Bonus con moduli scaricabili
Dossier del Governo sulla social Card