Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato la legge per l'istituzione del servizio gratuito di teleassistenza e di telesoccorso sanitari per persone ultra 75enni monoreddito o con reddito pensionistico inferiore ai diecimila euro annui, persone con disabilità grave e ammalati cronici non ospedalizzati. La procedura prevede una mappatura degli aventi diritto fatta dai Comuni i quali, a loro volta, comunicheranno l'elenco alle ASL competenti. Queste ultime provvederanno allo svolgimento del servizio attraverso la stipula di convenzioni con società, organizzazioni onlus , imprese sociali ed enti non commerciali che dovranno essere in possesso di determinati requisiti: dotazione tecnologica adeguata, personale qualificato attivo 24 ore su 24, capacità di gestione e installazione dei terminali presso le abitazioni degli assistiti. Le Asl avranno un anno di tempo, a partire dall'entrata in vigore della legge, per stipulare le convenzioni. Verrà nel frattempo lanciata una fase sperimentale nei territori coperti dalle Asl Rm/B, Rm/D e Frosinone, a seguito di specifiche richieste in tal senso da parte delle aziende sanitarie interessate.

Contemporaneamente, la Provincia di Trento , la Fondazione Bruno Kessler, il Comprensorio Bassa Valsugana e Tesino ed il Comprensorio della Vallagarina hanno sottoscritto un accordo obiettivo per la sperimentazione di un sistema integrato, su piattaforma digitale, per lo sviluppo dei servizi e della rete di assistenza e ascolto degli anziani e dell'utenza con disabilità. La sperimentazione e' propedeutica al progetto di rinnovamento della stazione di call center, che gestisce l'attuale servizio di telesoccorso e di telecontrollo per oltre 1300 utenti verso. L'idea infatti è quella di un nuovo ''contact center'' che, oltre a supportare i servizi attualmente erogati, e' progettata da un lato per offrire un maggior grado di protezione agli utenti, attraverso l'introduzione di dispositivi domotici, e dall'altro l'introduzione di nuovi servizi domiciliari erogabili per via telematica. A sperimentare il nuovo servizio saranno dapprima dieci anziani del comprensorio Bassa Valsugana, selezionati dai Servizi sociali, che apriranno la strada all'estensione del servizio, a partire dal primo gennaio 2010, a circa tremila anziani e persone con disabilità su tutto il territorio provinciale.

Anffas Onlus, nell'apprezzare le iniziative, si augura che questi progetti sperimentali siano davvero inclusivi e che prevedano l'adeguamento della strumentazione telematica e/o soluzioni alternative per coloro che non possono utilizzarla.

Entrambe le notizie sono state tratte ed adattate dal sito www.asca.it.