Fonte www.redattoresociale.it - Nuova bacchettata all'Italia per la violazione dei diritti delle persone con disabilità: a richiamarci all'ordine è la Commissione europea, che dopo aver recentemente ripreso il Bel Paese per la mancata osservazione delle norme relative all'inclusione lavorativa, ora recapita a Roma tre lettere di messa in mora.

Ad essere violati, questa volta, sarebbero i diritti dei viaggiatori con disabilità: o, almeno, è quanto risulta da indagini e scambi con le autorità italiane.

Autobus e pullman

La prima lettera riguarda i terminal di autobus e bus e, precisamente, l'obbligo di fornire ai viaggiatori con disabilità la necessaria assistenza. La responsabilità spetterebbe a un'autorità dei trasporti, che però in Italia non esiste: l'Italia ha quindi rimandato al ministero dei Trasporti il dovere di ricevere i reclami dei passeggeri. Il problema, però, è che il ministero non ha la possibilità di comminare sanzioni, quindi di fatto l'obbligo risulta in gran parte inosservato, così come il diritto dei passeggeri con disabilità a ricevere la necessaria assistenza.

Trasporti navali

Un simile problema riguarda i viaggiatori con disabilità che si spostano in nave: non è stata infatti ancora istituita l'autorità a cui questi possano rivolgersi per presentare reclami, nel caso in cui con vedessero rispettati i propri diritti. Eppure, è da oltre un anno che sono in vigore le nuove regole dell'Ue, le quali prevedono, tra l'altro, proprio l'assegnazione delle competenze all'Antitrust e alla nuova Autorità per i trasporti. Per la Commissione europea, quindi, "non è accettabile che l'Italia non abbia ancora preso tutte le misure necessarie".

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11 febbraio 2014