Fonte www.redattoresociale.it - Assistenza domiciliare, il servizio "scoppia". L'allarme arriva principalmente da Roma e Napoli, ma la situazione è critica in molti comuni italiani: complice il taglio alle risorse degli enti locali, ma anche la mancanza di una gestione unitaria a livello nazionale, sono molte le persone con disabilità che vedono ridursi notevolmente (se non addirittura scomparire) un servizio fondamentale per la gestione della quotidianità propria e della propria famiglia.

Così, a Napoli l'intera popolazione di oltre 900 cittadini con disabilità non può più contare sul fondamentale aiuto dell'assistente domiciliare inviato dal comune: un sostegno sociale (non sanitario) fondamentale per la gestione di piccole e grandi incombenze che, in assenza di questo servizio, gravano interamente sui familiari. La sospensione di un servizio così rimette infatti in discussione l'intera organizzazione familiare, soprattutto nei casi di più grave disabilità e di ridotta autonomia: abbandonare il lavoro diventa per molti caregivers una necessità, tanto più gravosa in tempi di crisi economica.

I problemi sono quelli comuni a tutti i principali servizi del welfare locale : liste d'attesa, insufficienza delle risorse, ritardi nei pagamenti dovuti dalle amministrazioni agli enti gestori, precarietà dei lavoratori impiegati nei servizi, inadeguatezza del sistema di verifica e misurazione del bisogno, ecc. Vediamo più da vicino cosa sta accadendo a Roma e a Napoli

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28 gennaio 2014