Fonte www.superabile.it - Roma Capitale potrebbe avere presto il suo Peba, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche previsto che la legge prescrive a tutti gli enti locali dal 1987 (art. 32 della legge 41/86, limitato agli edifici pubblici; art. 24 comma 9 della legge 104/92, esteso a tutti gli spazi pubblici, ndr) ma adottato, ancora oggi, solo in poche amministrazioni.

E' stata infatti approvata all'unanimità dal Consiglio comunale la mozione presentata dal consigliere radicale Riccardo Magi e condivisa da tutti i gruppi, che impegna il Sindaco e la Giunta ad adottare con la massima urgenza il Piano.

"Roma è stata spesso presentata come la capitale delle barriere architettoniche - spiega a Redattore Sociale Magi - Nel marzo 2012, è stata anche condannata per discriminazione dopo la denuncia di Gustavo Fraticelli, co-presidente dell'associazione Luca Coscioni che, a causa della sua disabilità, non poteva accedere ad alcune fermate degli autobus proprio per via delle barriere architettoniche. Ora, anche per via della condivisione della mozione, confido che il processo di adeguamento si metta rapidamente in moto e che Roma Capitale avrà presto il suo Peba".

E se si obiettasse che mancano le risorse?

"L'obiezione non sarebbe ricevibile - replica Magi - Primo, perché si tratta di una legge e non si può restare ancora nell'inadempienza: ricordo che la legge prevede addirittura il commissariamento del comune da parte della Regione, in caso di mancata adozione del Peba. Per ora, non è mai accaduto, ma occorre risolvere al più presto la situazione. Secondo: cosa accadrebbe se tutte le decine di migliaia di cittadini romani con disabilità sporgessero denuncia per discriminazione a Roma Capitale, come ha fatto Fraticelli? Che ne sarebbe, allora, delle risorse?".

5 novembre 2013