Fonte www.superando.it - «Cercheremo con tutte le nostre forze di contrastare quel disegno», avevano dichiarato qualche giorno fa gli esponenti della Campagna Regionale Trasparenza e diritti e quelli del CAT delle Marche (Comitato Associazioni Tutela), denunciando l'applicazione di quelle contestatissime Delibere prodotte nell'estate scorsa dalla Giunta Regionale, nonostante si fosse garantita (a parole) la revisione di quei provvedimenti.

E così sarà, a partire dalla grande manifestazione promossa per martedì 26 novembre, tramite un presidio davanti alla sede del Consiglio Regionale (ore 10.30), voluta da quelle stesse organizzazioni – cui aderiscono una settantina tra Associazioni, Cooperative e anche Enti Locali – «per il ritiro delle Delibere 1011/13 e 1195/13 e contro ogni forma di istituzionalizzazione delle persone non autosufficienti», perché «la Sanità Regionale non può fare cassa sui più deboli», come si legge nel comunicato che presenta l'iniziativa di protesta.

«La Delibera 1011/13 – vi si scrive poi – porta a un inaccettabile ritorno al passato, proponendo come modello la creazione di grandi contenitori indifferenziati. Strutture da non meno di venti posti (modulo) accorpate tra loro ed indifferentemente rivolte a persone con demenza, disabili, anziani non autosufficienti, persone con disturbi mentali. Interessa la qualità di vita, il rapporto con il territorio, una prospettiva inclusiva degli interventi? A cosa, o a chi, è utile la concentrazione delle persone utenti dei servizi in strutture di questo tipo?».

«La Delibera 1195/13 – prosegue il comunicato – stabilisce poi che in alcuni servizi per persone con disabilità grave, anziani non autosufficienti e persone con disturbi mentali, le tariffe a carico di utenti e Comuni siano aumentate, rispetto alle indicazioni nazionali, con corrispondente diminuzione delle quote a carico della Sanità Regionale e con il rischio concreto di rendere impossibile l'accesso a servizi essenziali. È accettabile una prospettiva di questo tipo?».

Si tratta di questioni, vale la pena ricordarlo, che hanno portato in questi mesi a dure prese di posizione anche ben oltre la stessa Regione Marche, ad esempio da parte della FISH Nazionale (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap*) o da ENIL Italia (European Network on Independent Living). Oltre poi alla richiesta di ritirare le contestate Delibere, la manifestazione del 26 novembre si svolgerà anche all'insegna di altre fondamentali istanze, vale a dire «l'applicazione coerente della normativa sui Livelli Essenziali di Assistenza; la definizione del fabbisogno regionale di servizi, sulla base del bisogno, per àmbito distrettuale (e non per Area Vasta); la definizione di adeguati standard di asssistenza e conseguenti tariffe (stabilite dalla Regione); la promozione di un effettivo sostegno alla domiciliarità (assegni di cura; assistenza e cure domiciliari); l'abbattimento delle liste di attesa nelle residenze per anziani non autosufficienti e persone con demenza (sono oltre duemila, infatti, le persone che oggi sostengono l'intero costo del ricovero per una spesa non inferiore a 1.500-2.000 euro al mese».

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4 novembre 2013