Fonte www.personecondisabilita.it - Di fronte al silenzio ed all'incertezza, le associazioni mantovane hanno preso carta e penna per sollecitare le istituzioni del territorio a garantire il servizio di assistenza educativa per i ragazzi con disabilità che frequentano le scuole superiori. Sul banco degli imputati sale naturalmente l'Amministrazione provinciale: "visti gli articoli apparsi recentemente sui quotidiani locali e a seguito delle contrastanti dichiarazioni, in merito alle difficoltà di garantire l'adeguata assistenza agli alunni con disabilità, facendo riferimento all'art. 13 comma 3 della Legge 104/92 e dell'art. 139 del DL 112/98 e successiva sentenza Tar Lombardia sez. Brescia n. 1046/11, che garantiscono il diritto ai livelli essenziali di assistenza per gli alunni con disabilità, invitano l'Amministrazione Provinciale a chiarire, visto l'imminente inizio dell'anno scolastico, se siano stati erogati i necessari fondi per permettere ai Comuni di mantenere l'erogazione del servizio per gli alunni con disabilità frequentanti le scuole secondarie di secondo grado, come peraltro dichiarato pubblicamente."

Un invito ad attivarsi che viene esteso ai comuni dei territori ed allo stesso Ufficio Scolastico Territoriale a cui viene ricordato come "i ritardi burocratici finiscono con il gravare unicamente sulle spalle degli alunni con disabilità, cui siamo tenuti a garantire un adeguato sostegno."

Un appello redatto e sottoscritto da AIPD (Associazione Italiana Persone Down), ANFFAS (Associazione Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati ed invalidi civili), AGA (Associazione Genitori Autismo) e Associazione Aurora che LEDHA fa proprio ed estende a tutte quelle Amministrazioni Provinciale responsabili di non essersi ancora organizzate per adempiere a questa loro essenziale funzione amministrativa.

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16 settembre 2013