Negli ultimi giorni si sta molto discutendo, anche con posizioni differenti e contrastanti, della riforma ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) ancora all'esame del Parlamento.

Anffas Onlus (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) continua a seguire attentamente l'iter della rideterminazione di tale strumento dopo aver lanciato un appello, nelle scorse settimane, affinché si giungesse rapidamente all'approvazione del provvedimento, evidenziando alcuni nodi critici da emendare per evitare che il nuovo ISEE potesse divenire, piuttosto che uno strumento di equità, l'ennesima "beffa" a danno dei cittadini, soprattutto quelli con disabilità.

L'Associazione, torna oggi di nuovo sul tema con un articolato documento (qui allegato) che ne sostanzia la posizione, evidenziando quelle che per Anffas rimangono, nonostante le numerose modifiche apportate in questi mesi al testo, luci ed ombre del documento.

Il messaggio è chiaro: il nuovo ISEE è necessario, così come è necessario ancora uno sforzo per modificare alcuni punti critici del testo ora all'esame delle Commissioni Parlamentari per il parere. I punti critici, così come quelli positivi, sono illustrati nel documento prodotto dall'Associazione: se da una parte - per esempio - si ritiene fondamentale la ridefinizione dell'ISEE quale livello essenziale di assistenza, per superare le disparità territoriali legate all'attuale normativa e si apprezza il fatto che il nuovo testo tenga finalmente in considerazione il fatto che la disabilità comporta dei costi diversi ed aggiuntivi per moltissimi cittadini e famiglie, dall'altra vi è preoccupazione sulle prerogative lasciate a Regioni ed Enti Locali, sul fatto che si preveda di considerare nel calcolo anche le provvidenze economiche (pensioni ed indennità) e sulla differenziazione esistente tra minori (per i quali si prevede di considerare nel calcolo l'intero nucleo familiare) e maggiori d'età (per i quali si considera un nucleo ristretto).

A ciò si aggiunge inoltre quanto previsto dal D.M. dell'8 marzo 2013 che elenca le prestazioni sociali agevolate condizionate dall'ISEE, tra cui figurano prestazioni e servizi (assegnazioni economiche per il sostegno della domiciliarità, supporto all'inserimento lavorativo, sostegno socio-educativo-scolastico) sinora mai condizionati all'ISEE, e che mai dovranno esserlo.

"La nostra Associazione" spiega Roberto Speziale – Presidente Nazionale "sta dedicando grandissima attenzione alla riforma dell'ISEE dal momento in cui questa ha mosso i primi passi e ciò anche perché ormai da anni segue le vicende legate alla compartecipazione al costo dei servizi per i cittadini con disabilità e le disparità e disequità determinate dall'attuale sistema".

"Ecco perché" continua Speziale "riteniamo importante che l'iter del provvedimento prosegua e la riforma dell'ISEE sia realizzata, anche se ci aspettiamo un serio impegno da parte delle forze parlamentari per risolvere i nodi che ancora lasciano perplesse le organizzazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari"

"Crediamo sia giunto il momento" precisa il Presidente "che si garantisca realmente equità a tutti i cittadini, specie quelli che vivono in situazione di discriminazione e carenza di opportunità, in qualunque territorio si trovino. Per questo attendiamo con impazienza e con speranza il realizzarsi di questa riforma".

"E' chiaro però" conclude il Presidente "che non smetteremo di vigilare con attenzione e naturalmente ci opporremo – laddove necessario - con tutte le nostre forze a qualsiasi iniziativa che piuttosto che migliorare l'attuale sistema e garantire diritti e dignità alle persone con disabilità ed alle loro famiglie, cerchi di scaricare su di loro pesi insostenibili o di perpetuare la discriminazione di cui sono vittime."

Per approfondire

Leggi il comunicato Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap cui Anffas Onlus aderisce) sul tema

31 luglio 2013