Fonte www.corriere.it - Orari di lavoro poco flessibili, mansioni non adeguate (per esempio, trasportare carichi pesanti, lavorare all'aperto o in piedi), difficoltà a raggiungere il posto di lavoro a causa di barriere architettoniche, carenza di attrezzature speciali come computer con lettore di schermo in braille o telefoni con sintetizzatore vocale. Se trovare lavoro è già difficile per molti, per chi ha una malattia cronica o una disabilità diventa un percorso davvero irto di ulteriori ostacoli.

Secondo la recente indagine Istat «Limitazioni nello svolgimento dell'attività lavorativa delle persone con problemi di salute» , lavora circa il 16% di chi ha malattie croniche o difficoltà funzionali, come disabilità motorie, psichiche o sensoriali, o anche problemi a sedersi o alzarsi in piedi, salire le scale, tenere in mano oggetti comuni, ricordare o concentrarsi.

Dati, questi, confermati dall'Ufficio per i diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite. Tra chi ha una disabilità, la disoccupazione è fra il 50% e il 70% nei Paesi industrializzati, con punte dell'80% in Italia, nonostante la nostra legislazione (a partire della legge n. 68 del 1999) preveda percorsi specifici per l'inserimento nel mercato del lavoro.

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Scarica l'indagine dal sito Istat

17 giugno 2013